Daniele Bresciani

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Daniele Bresciani (1962 – vivente), giornalista italiano.

Ti volevo dire[modifica]

Incipit[modifica]

Londra, 21 settembre 1981
La donna indossava un cappotto giallo. Aveva aperto la portiera, era scesa e si era messa una mano sulla bocca e l'altra sul petto: guardava il muso distrutto della sua Mini Cooper rossa. L'uomo nell'altra macchina era rimasto aggrappato al volante, forse intontito dal tamponamento. Le teste dei passanti erano scattate all'unisono, attirate dal rumore violento dello scontro. Tutti gli occhi erano puntati verso il luogo dello schianto. Tranne i loro, fissi sull'ospedale.
"Non entrare, vieni via. Ti prego andiamo".

Citazioni[modifica]

  • Le parole a volte si bloccano e non vogliono più uscire.
  • A scuola si studia, non si legge, purtroppo. Nessuno ti insegna il piacere della lettura, quello si impara da soli.
  • Quando siamo giovani pensiamo che tutto passi, che le ferite guariscano senza lasciare traccia, ma non è sempre così.
  • Al liceo, quando qualcuno veniva interrogato, dicevamo mors tua, vita mea.
  • Ma la verità è che i figli non sono mai come vorremmo che fossero: cerchiamo di forgiarli a nostra immagine, quando sarebbe meglio lasciarli vivere. Li riempiamo di cose, di oggetti, per colmare i vuoti dello spirito e della passione.
  • Ci sono momenti in cui si dovrebbe rispondere solo : "Sì, lo so", ma poi l'orgoglio, o la stupidità, hanno il sopravvento.

Bibliografia[modifica]

  • Daniele Bresciani, Ti volevo dire , Rizzoli, 2013. ISBN 17064316