Vai al contenuto

Edgar Pangborn

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
(Reindirizzamento da Davy, e oltre)

Edgar Pangborn (1909 – 1976), scrittore statunitense.

Incipit di alcune opere

[modifica]

Il giudizio di Eva

[modifica]

La giovane donna spense soffiando le candele, eccettuata una, e aggiunse un ciocco di legna sul fuoco. Sua madre si era assopita, dopo aver divagato un poco, parlando di East Redfield, e dei tempi in cui quel villaggio esisteva ancora, ed era una fermata dei pullman, sulla linea da New York a Boston, quando esistevano ancora le autolinee e tutti le consideravano la cosa più naturale del mondo; quando East Redfield aveva più di seimila abitanti. Eva non riusciva ad immaginare un numero così immenso di esseri umani, neppure sparpagliati in un'area vasta quanto il villaggio i cui resti sorgevano a un miglio di distanza.

Davy, e oltre

[modifica]

La crociata dei bambini

[modifica]

Malachi non evitava mai i bambini e le loro domande, né li faceva arrabbiare promettendogli che avrebbero capito quando fossero stati grandi. Faceva persino altre domande, in cambio. Se loro si mettevano a ridacchiare o ad agitarsi, oppure scappavano via, non era, pensava, perché lo respingessero, ma perché le sue domande erano critiche: Cosa credi, tu, che ci sia dall'altra parte della collina? Dove va la musica quando il suono smette? C'era davvero il mondo prima che tu nascessi?

La leggenda di Hombas

[modifica]

Hombas era più saggio della sua gente, ma non più forte della Morte, che non fa eccezioni. Parecchie volte, ancor prima della partenza della Carovana di Primavera, quando le preghiere della fine del giorno erano state dette e lui sedeva al limite del fuoco notturno all'interno del recinto, Hombas aveva visto l'orso rosso della Morte avvicinarsi attraverso le fiamme.

Le streghe di Nupal

[modifica]

Interromperò il mio lavoro segreto della mia Storia dell'eresia per raccontarvi una storia di morte, amore e stregoneria.
Leggendo dei roghi delle streghe nel Tempo Antico (nascosto quaggiù nelle cantine dell'Ecclesia di Nuber, fra libri antichi che la Santa Chiesa Murcana non ha ancora distrutto), mi è capitato di notare che non sono mai state chiamate martiri, tranne che da pochi storici indignati di un'età più tarda, che si consideravano illuminati. Quest'ultima è la stessa età che inventò il napalm, un combustibile gelatinoso fatto per attaccarsi alla pelle e bruciare fino all'osso.

La casa di Mam Sola

[modifica]

L'immagine a due facce fissò Patric Jonz dalla vetrina di un negozio di articoli curiosi, come chiamano questi posti a Filadelfia. Lui entrò e la comprò con impazienza di studioso: i suoi occhi e le sue dita la bramavano. Essendo diventato da poco segretario del Curatore delle Antiche Arti Visive presso il Museo di Filadelfia, Patric stava facendo uno sforzo intenso per sviluppare le sue percezioni scientifiche ed estetiche. Era sempre impegnato a sviluppare qualcosa: la memoria, i muscoli, la resistenza sessuale, l'abilità esecutiva. È una caratteristica splendida nei giovani, specialmente nei giovani segretari.

Il ragazzo della tigre

[modifica]

Bruno sentiva, ma le sue corde vocali mancavano o non funzionavano. Non riusciva né a gemere né a mormorare; da bambino, piangeva senza emettere suoni. Il parroco, Padre Clark, aveva dichiarato che non era un mu ma un bambino umano naturale, volendo dire con ciò che chiunque avesse fatto fuori Bruno avrebbe incontrato la disapprovazione della Chiesa. Bruno poteva ascoltare, e gli venne permesso di ascoltare persino gli Anziani. Se i vecchi si lasciano andare a dire sciocchezze, Bruno le avrebbe forse raccontate? Si accoccolava fuori dal loro cerchio, gli occhi dolci e intelligenti spalancati, e di tanto in tanto sorrideva.

Bibliografia

[modifica]
  • Edgar Pangborn, Davy, e oltre, traduzione di Delio Zinoni, Mondadori, 1986.
  • Edgar Pangborn, Il giudizio di Eva, traduzione di Roberta Rambelli, Casa Editrice La Tribuna, 1971.

Altri progetti

[modifica]