Diario Vitt

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Citazioni sul Diario Vitt.

Gianni Brunoro[modifica]

  • Benché sia facile dare ragione al vecchio, collaudato proverbio "nessuno è profeta in patria" (e neanche fuori, se è per quello), tuttavia è invece facile profetizzare il passato. E a guardare adesso un fenomeno nato oltre mezzo secolo fa, e sia pure timidamente, come avvenne per il "Diario Vitt", è facile "prevedere" che avrebbe avuto successo. Perché, a posteriori, si comprende come, nella società italiana di quegli anni, si andassero configurando le condizioni idonee ad assicurare tale successo.
  • Detto in via preliminare, la denominazione "Diario Vitt" risale a una circostanza che forse non tutti conoscono ma che è abbastanza semplice e legata alla storia del fumetto italiano. Nel cui ambito l'Azione Cattolica preoccupata dal successo presso i ragazzi riscosso negli anni Trenta da varie testate di fumetti giudicati troppo 'laici', fondò nel 1937 – tramite la sua Anonima Veritas Editrice, la romana A.V.E. – un proprio giornale, intitolato "Il Vittorioso", che avrebbe proposto nelle sue storie i valori, per l'appunto, cattolici. Il settimanale ebbe un indubbio successo (non ingiustificato, ma questa è un'altra storia) e fra i suoi lettori veniva disinvoltamente definito "il Vitt", per cui anche in via ufficiale tutto ciò che era collegato con esso veniva ricondotto a tale espressione. Sicché, quando "Il Vittorioso" decise di varare quel suo ausilio parascolastico, venne del tutto naturale chiamarlo linearmente null'altro che "Diario Vitt". Questo, tanto per chiarire che a volte si è creduto che l'assonanza fra Vitt (diario) e Jacovitti (che fu del resto l'incontestabile artefice del suo successo) dipendesse appunto dal suo nome di lui, mentre invece risaliva semplicemente al giornale dalla cui costola il diario era nato.
  • Nel 1951 l'Ufficio Centrale Aspiranti della Giac fa pubblicare all'A.V.E. una specie di quadernetto con pagine rigate per appunti, con brevi didascalie e disegni di Jacovitti, ormai noto fra i lettori di "Il Vittorioso". È il primo "Diario Vitt".

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