Discussione:Tommaso Buscetta
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[modifica]- Noi, in Cosa Nostra, avevamo un medico che era proprietario di due cliniche ben avviate. Ma avevamo anche il ragazzo che vendeva i fiori nelle latte di conserva di pomodoro, agli angoli delle strade e vicino ai cimiteri. E avevamo i fornai, i direttori di banca, ma anche i ragazzi alle pompe di benzina, gli "gnurri", i cocchieri, e i garzoni di macelleria, che ci segnalavano tutto ciò che accadeva sul territorio. La mafia che io ho conosciuto non tornerà più. Non farà più parte di Cosa Nostra l'uomo che vendeva i fiori e si vedeva riconosciuto lo stesso rispetto che aveva il dottore. Di Cosa Nostra faranno parte uomini con grandi uffici e centinaia di impiegati. Sotto sotto, anche loro agiranno come Cosa Nostra. Saranno molto rispettati e riveriti. E salterà per sempre il giuramento, l'iniziazione, almeno come io l'ho conosciuta. La nuova mafia sarà composta da persone molto più intelligenti di quanto lo eravamo noi, sicuramente dotate di un altro spirito. Capaci di adottare nuovi accorgimenti. Il vecchio modo di riconoscerci sarà superato. Ma ne sarà inventato un altro. (Intervista rilasciata negli Stati Uniti, 1999)
- Non passa giorno, che in Italia non si parli politicamente della giustizia; che non si dica che l'articolo 513 del Codice non è sufficientemente garantista e va rivisto; che gli avvocati non facciano sciopero. I giudici e gli uomini delle forze dell'ordine sono presi di mira, sbeffeggiati, accusati di essere dei persecutori, espressione di un potere incontrollato, quando non addirittura assassini. In America una simile situazione sarebbe inconcepibile per l'opinione pubblica; in Italia, invece, digeriamo tutto. (Intervista rilasciata negli Stati Uniti, 1999)
- Il fenomeno mafioso non è comune. Non è il brigatismo, non è la solita criminalità- perché il brigatismo e la criminalità lo Stato Italiano li combatte, e bene. È qualcosa di ben diverso: è la criminalità, più l'intelligenza, più l'omertà. (Dall'interrogatorio al Maxiprocesso di Palermo, 1985)
- La verità si ricorda sempre facilmente, sono le bugie che è molto difficile ricordare.
- Ritengo che siano ancora molti i soldi mafiosi sotto terra. Nascosti. È impossibile che gli uomini di Cosa Nostra siano riusciti a mettere alla luce del sole tutte le ricchezze costruite con il traffico di droga negli Usa. Impossibile. Credo ci siano enormi ricchezze convertite in lingotti d'oro. E credo che lo Stato non sappia bene in che direzione cercare.
- Non mi chiedete chi sono i politici compromessi con la mafia perché se rispondessi, potrei destabilizzare lo Stato. [Rivolgendosi a Giovanni Falcone.]
- Veramente il danaro ha corrotto tutto e tutti. [Avendo saputo che la mafia faceva affari con Gaetano Badalamenti, formalmente espulso da Cosa Nostra.]