Dishonored 2

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Dishonored 2

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Attori nei panni di Corvo ed Emily in uno stand del gioco

Titolo originale

Dishonored 2

Sviluppo Arkane Studios
Pubblicazione Bethesda Softworks
Anno 2016
Genere stealth
Tema fantascienza, fantasy
Piattaforma Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One
Preceduto da Dishonored


Dishonored 2, videogioco stealth del 2016.

Incipit[modifica]

Perché celebrare l'anniversario di un omicidio? Quindici anni fa, quando una pestilenza stava per distruggere Dunwall, un sicario assaltò il palazzo nel quale ero nata e pugnalò mia madre al cuore. In seguito, i mandanti dell'omicidio cercarono di usarmi come pedina nei loro giochi di potere. Ci sarebbero riusciti se non fosse stato per mio padre, Corvo Attano, che diede loro la caccia e sventò la cospirazione. Dopo tutti questi anni, sarò la regnante che mia madre voleva? Ora affrontiamo una nuova crisi. Un mostro che i giornali chiamano "Uccisore della Corona" sta eliminando i miei nemici, facendo ricadere la colpa su mio padre e me. Non so se imbarcarmi e fare vela per l'altro capo del mondo oppure far giustiziare tutti quelli che mi circondano. (Emily)

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Come direbbe Corvo Attano: nascosta come un segreto, silenziosa come un tramonto. (Emily, in addestramento)
  • Protettore Reale e anche padre... Avrei dovuto proibire per legge l'unione di questi due titoli. (Emily, riferita a Corvo)
  • Delilah era solo una pedina, ma ora ha un trono. Quindici anni fa, Daud poteva metterti in guardia, se gliel'avessi chiesto. Ma non avevi tempo per le domande. I tempi sono cambiati, e non hai fatto attenzione agli angoli bui. Forse vivere in un palazzo ti ha rammollito? Cosa succede quando spingi un uomo oltre i suoi limiti? Si spezza? E quando cerca di tornare a casa? Forse imparerai cosa si prova a uccidere un'imperatrice. Sai chi avrebbe potuto dirtelo? Daud. (L'Esterno a Corvo)
  • Non c'è nessuno come Delilah. L'ho vista emergere dal sangue e dal lerciume, finché non è stata in grado di rubare agli studiosi più saggi dell'impero. Sopravvivenza e ambizione, arte e magia, e un'astuzia che sottomette chi la circonda. Questo ha portato ai fatti della Torre di Dunwall. Delilah è stata previdente. Ha subito tutto il male possibile, e ora ha una corona. Ma ti dirò un segreto: il suo vero obiettivo è molto più grande. (L'Esterno)
  • Per le palle dell'Esterno! (Abitanti di Serkonos, imprecazione ricorrente)
  • Una mattina verso l'alba, la moglie di Marcollo sente bussare alla porta. È uno degli amici di Marcollo. "Dov'è mio marito?", chiede. "Era con voi a recuperare una cassa di Orbon Rum." "Mi dispiace", risponde l'amico. "Ma alla distilleria è successo qualcosa di terribile. Marcollo è caduto in un barile di rum ed è affogato." La moglie comincia a farfugliare in modo confuso. "Oh, il mio amore! È morto! Almeno è stata una morte rapida?" "Non le mentirò", risponde l'amico. "È uscito tre volte per pisciare!" (Barzelletta da Storie divertenti da Serkonos)
  • Provo tanto piacere nel vedere come la storia venga distorta ogni volta che passa da un orecchio all'altro. Una creazione imperfetta, compresa per metà e mal ricordata. Negli anni a venire, la storia dell'Uccisore della Corona sarà distorta e falsata, plasmata come metallo duttile. Per alcuni, un mostro da eliminare; per altri, la vittima di un tradimento, rimasta in vita perché alla fine si è agito in un altro modo. Ma tu ricorderai sempre la verità, vero? O almeno, la tua verità. (L'Esterno)
  • Quando tre volte canta la civetta | e il gabbiano tre volte cade in fretta | vieni fanciulla, amante, topo e gallina | vieni pescatore, contadino, rospo e mondina. || Un tempo, un re vestiva di rosso | al caldo nel suo bel letto grosso | mentre tutta la città piangeva affamata | nel Mese delle Gelate tutta ghiacciata. || "Che mangino ghiaccio oppure neve" | decretò il sovrano con cuore lieve | su una picca montarono la sua testa | dannando il suo nome e facendo festa. || "Fai silenzio e non aver paura" | canta la madre nella notte scura. | Manca ancora molto al mattino | non sognare gli orrori del destino. (Il re nel Mese delle Gelate, in Canzoni tradizionali serkoniane 3)
  • Non voglio solo rimettere le cose a posto. Voglio anche migliorarle. (Emily)
  • Il tempo è una cosa strana... Crescendo, ero emozionata all'idea del mio futuro. Dei luoghi che avrei visitato. Ricordo momenti della gioventù con mia madre sul trono e mio padre avvolto nel mistero. Ricordo la peste, la morte di mia madre e ciò che è successo all'Hound Pits Pub. E ora questo. Voglio solo porre fine al regno di Delilah e salvare mio padre. [...] Si è resa immortale, e persino la spada di mio padre non ha potuto ucciderla. Riparerò a tutto quello che ha fatto e, la prossima volta, terrò più strette le cose a cui tengo. (Emily)
  • Mi sono guadagnata ciò che ho, anche le cicatrici. Soprattutto le cicatrici. (Meagan)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Jessamine: Sono solo l'eco di me stessa, ma è bello sapere che ci sei.
    Corvo: Jessamine. Anche se non è altro che l'ultima eco della tua voce, per me basta.
  • Sokolov: Jindosh voleva che lo aiutassi con un problema complesso. Gli avrebbe permesso di costruire i suoi meccanosoldati a un costo assai ridotto. Furbo.
    Meagan: Non abbastanza. Cos'hanno che non va quelli come lui?
    Sokolov: Una mente instancabile e un cuore vuoto, forse. Jindosh mi avrebbe fatto fuori non appena si fosse stufato. Apprezzo molto che Emily mi abbia tratto in salvo.
  • Meagan: Quando vivevo a Dunwall, ho fatto cose di cui non vado fiera.
    Emily: Non è un requisito per la cittadinanza?
  • Jessamine: Ci siamo, devi liberarmi da questo contenitore morto. Solo allora potrai intrappolare lo spirito di Delilah.
    Emily: Non so se riuscirò a farlo. Sei ciò che ho sempre voluto.
    Jessamine: Sono rimasta quanto ho potuto, cercando di guidarti. Il mondo è migliore grazie alla tua influenza.
    Emily: Riposa in pace, madre. Ti onorerò sempre.
    Jessamine: Oh, Emily... Ti voglio bene, e questo è l'ultimo pensiero che porterò nel nulla.
  • Sokolov: Sai dove andare a cercare Delilah, ma come la affronterai? Spero bene che tu abbia un qualche tipo di piano...
    Emily: Non sarà facile. Potrei essere costretta a combattere. E Delilah merita tutto ciò che riceverà.
    Sokolov: La vita mi ha insegnato a non impartire simili condanne. Come ti ho detto, tanto tempo fa la conoscevo. La sua anima era ferita a morte, ma astuta e in cerca di un modo per riprendersi. Forse, più di ogni altra cosa, Delilah aveva un grande talento nell'immaginare un mondo migliore. Se solo lo avesse concentrato in qualcosa di meno distorto...

Explicit[modifica]

A Dunwall, Delilah passò a sua insaputa in un mondo fittizio in cui le promesse del padre venivano mantenute e i suoi sudditi la adoravano. Solcò l'oceano con una grande flotta e attraversò le distese di Pandyssia. Nella vera capitale, Emily la Giusta... Emily l'intelligente... governò per decenni sul prospero impero con Corvo Attano al suo fianco.
Ai suoi tempi, Anton Sokolov aveva fondato l'industria, traghettando l'impero in un'era sofisticata. Aveva frequentato nobili, artisti ribelli e grandi inventori, godendo di ciò che la vita aveva da offrire. Lasciata Dunwall per l'ultima volta, si recò nel freddo nord, finalmente soddisfatto, verso un ultimo viaggio verso casa.
Certe cose non cambiano mai, nonostante innumerevoli tentativi. Ci sono domande a cui rispondere. Quando Meagan Foster svanì dal mondo, dalla sua ombra emerse Billie Lurk, che partì per cercare una propria identità e qualcuno che fosse per lei una famiglia. (L'Esterno)

Altri progetti[modifica]