Domenico Iannacone

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Domenico Iannacone (1962 – vivente), giornalista italiano.

Citazioni di Domenico Iannacone[modifica]

  • Oggi la tv prende le notizie e le manipola, le strizza, le riduce di significato, non le fa più vivere. La televisione è manipolatoria, ma di per sé, perché è ripetitiva. Io voglio essere solo un testimone che non piega al suo volere le dichiarazioni di chi ha di fronte.[1]
  • Per fare questo lavoro c’è bisogno di farlo con umanità, in maniera deontologicamente inappuntabile perché, in fondo, siamo come dei medici che devono curare le ferite della società. Dobbiamo essere onesti e raccontare quello che non funziona. L’idea che, per una compressione di spazio, non per censura, dobbiamo mutilare il racconto con dei tagli innaturali, ha significato, per me, non fare bene il mio lavoro.[2]
  • Voglio fare un lavoro vario, che non crei stereotipi né ossessione per un singolo argomento. È il mio obiettivo. Raccontare sempre le stesse storie annulla la vita. La libertà di racconto deve andare dalla formica che attraversa la strada all'uomo che va sulla luna. Questa è l'idea di libertà che deve arrivare anche agli altri, al pubblico.[3]

Note[modifica]

  1. Dall'intervista di Linda Varlese, Domenico Iannacone: "In Che ci faccio qui non racconto di superuomini. Ma di persone che hanno ancora umanità", huffingtonpost.it, 8 maggio 2019 .
  2. Dall'intervista di Aurelio Molè, Intervista a Domenico Iannacone, cittanuova.it, 6 marzo 2017.
  3. Dall'intervista di Eva Elisabetta Zuccari, Domenico Iannacone: "La pandemia ci ha reso egoisti. La mia Odissea è un invito a riavvicinarsi al mondo", today.it, 30 marzo 2021.

Programmi televisivi[modifica]

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