Donato Calvi

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Donato Calvi

Donato Calvi (1613 – 1678), letterato e religioso italiano.

Citazioni di Donato Calvi[modifica]

  • Non si può fare di Giuseppe Unicorni compatriota nostro memoria, che non si rammenti un'ente transcendentale incorporato ne generi di tutte le scienze, un vero Universale, come direbbe il Logico, à parte rei, se non in essendo, almeno in sciendo, che professò general cognitione d'ogni più nobile facoltà: è però vero, che quantunque à guisa d'Individuo vago per tutte l'arti vagasse, pur le scienze matematiche erano i suoi più cari studij, i suoi più dilettevoli trattenimenti, quì trovando la sfera de suoi desiri, & de suoi riposi il centro.[1]
  • Saper profondo in ogni suo libro [Giuseppe Unicorni] scoperse, ma in quello dell'Aritmetica universale col trattar di quest'arte scioglie ogni più notabile quesito [...]. Altre opere da Giuseppe composte, & da lui nel libro impresso: De Mathematicarum artium utilitate, rammentate ponno d'infallibile attestato servire per la generalità de suoi studij; & come in esso con generica indifferenza dell'Aritmetica discorre Geometria, Musica, Astrologia [...]. Nel medesimo libro due nobili encomij interseca l'uno della Musica, l'altro dell'Astrologia in generale, per l'una, & per l'altra non meno in Prattica, che in Teorica eccellente, narrandosi di lui fosse e nella Musica vocale, e nell'armonica de suoni peritissimo, e per risguardo dell'Astrologia tanto naturale, quanto giudiciale connumerato frà primi d'Italia.[2]

Citazioni su Donato Calvi[modifica]

  • Ma quanto al Padre Donato Calvi, protesto con socratica sincerità essere egli sommamente benemerito della Letteratura Bergamasca, perché nella sua Scena Letteraria ha fatto fare nobilissima comparsa a più di trecento dei nostri Scrittori, i quali si potrebbe costantemente sostenere che per la maggior parte siano in grazia sua ritornati a rivivere. (Giovanni Battista Gallicciolli)

Note[modifica]

  1. Da Scena letteraria de gli scrittori bergamaschi aperta alla curiosità de suoi concittadini, parte I, p. 287.
  2. Da Scena letteraria de gli scrittori bergamaschi aperta alla curiosità de suoi concittadini, parte I, p. 288.

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