Elisabetta Bucciarelli

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Elisabetta Bucciarelli (1969 – vivente), scrittrice italiana.

Citazioni di Elisabetta Bucciarelli[modifica]

  • Dobbiamo aver letto molto, guardato molto, visitato molto, misurato molto, lavorato molto, tutto quello che conosciamo e sappiamo entra nella visione, possiamo vedere solo ciò che conosciamo: ricordatevelo sempre.[1]
  • Ecco cosa vuol dire fare un figlio. Essere capace di stare ferma dietro a una porta chiusa.[2]
  • Poi arriva Festivaletteratura e io so che è giunto il momento del confronto, degli abbracci, delle mani che si stringono, delle affinità elettive che si scoprono. Mantova diventa il luogo del dialogo, dove si pratica l'ascolto attento. Per uno scrittore, farsi attraversare dai libri degli altri e sostenerli sul palco, è salutare, profondamente civile, necessario. Così come stare in silenzio, mentre i lettori ti parlano, esercitarsi a dire del proprio lavoro solo quello che serve o proporre un punto di vista differente.[3]

Incipit di Corpi di scarto[modifica]

Potevi suonare l'arpa sulle costole sporgenti. Avresti magari inciampato in qualche ruga di pelle, un grumo, un'escrescenza. Poi la sensazione fastidiosa di incontrare la materia ruvida sarebbe subito passata. Liscia la pelle, che t'immaginavi chiara perché sottile, ti avrebbe portato velocemente dal collo fino alle orecchie. Morbide, lanuginose, con il bordo estremo frastagliato da battaglie. Piccoli morsi, crosticine, tratti vellutati e aspri.

Note[modifica]

  1. Da La resistenza del maschio, NN Editore, Milano, 2015, p. 176. ISBN 9788896238967
  2. Da La resistenza del maschio, p. 213.
  3. Da Tu ci sei a Mantova?, www.festivaletteratura.it.

Bibliografia[modifica]

  • Elisabetta Bucciarelli, Corpi di scarto, Edizioni Ambiente-VerdeNero, Milano, 2011. ISBN 9788896238967

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