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Eugène Pelletan

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Eugène Pelletan

Pierre Clément Eugène Pelletan (1813 – 1884), scrittore, giornalista e politico francese.

  • Che divenne il Parigi d'un altro tempo il Parigi ispirato che pensava, parlava, sfolgorava nello spazio, che gettava ogni giorno nel mondo un'opera nuova, una verità, un delitto, una scoperta?... Ohimè! La Francia non pensa più, non fantastica più, o finge non ricordarsi, quello che credette, intravide, disse, fece nei suoi splendidi giorni di grandezza e di fede. Ella ha spenta l'anima sua o la lasciò spegnere da un soffio passeggiero; e di tanta fiamma e di tanto bene del passato ora che resta? Nulla, se non se qua e colà l'ultimo riverbero obliato d'una gloria sepolta. (da Nouvelle Babylone; citato in Arte e politica)
  • In oggi non si legge più, si volta pagina; è pare che l'umanità ricaschi nell'infanzia e ritorni alla lingua primitiva de' geroglifici.... Anche l'incisione ha il suo posto assegnato e può arrecare utilità quando per mezzo della vista istruisce lo spirito. Ma l'immagine per l'immagine, l'immagine per la soddisfazione della più idiotesca passione dell'uomo, quella dello andare a zonzo, l'immagine che si guarda con una occhiata e si volta con una ditata per passare ad un'altra; la letteratura inventata per sollevare la noia dei saloni, per dispensare dalla socievole conversazione o per ingannare l'aspettazione dell'ammalato nell'anticamera del medico, non è dessa un segno della decadenza dello spirito francese?... (da Nouvelle Babylone; citato in Arte e politica)
  • Pensarono pensarono di arruffìanare il romanzo sotto il pretesto di realismo. Eppure, se l'arte ha una ragione di essere allato alla realtà, è per toccare un'altra corda, credo che non la sola realtà. A che scrivere, a che leggere, soprattutto, se basta prendere la propria mazza e fare un giretto nella strada Mouffetard. (da Nouvelle Babylone; citato in Arte e politica)

Citazioni su Eugène Pelletan

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  • Oggi la Francia mette orrore a chi la conosce e paura a chi l'ama. Leggete la Nouvelle Babylone di Pelletan, uno dei pochi che osino con affetto pari all'ardire infiggere lo specillo nelle piaghe della sua patria e che l'amino davvero castigandola. (Giuseppe Guerzoni)

Bibliografia

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  • Giuseppe Guerzoni, Arte e politica, Rivista contemporanea, Vol. XI, Augusto Federico Negro Editore, Torino 1865.
  • Eugène Pelletan, Nouvelle Babylone, Pagnerre Libraire Éditeur, Parigi 1863.

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