Farīdūn

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Farīdūn

Farīdūn, figura della mitologia persiana.

Citazioni di Farīdūn[modifica]

Shāh-Nāmeh[modifica]

  • Allor ch'esce dal core | Ogni turpe desio, pari fra loro | Son de' regnanti i fulgidi tesori | E il nudo suol; ma quei, che del fratello | Merca la vita per la terra abietta, | Fama d'impuro nascimento acquista.
  • Ch'io sotterri l'orribile serpente, | Dalla polve del duol la fronte vostra | Purificar saprò. Tutta la terra | Novellamente menerò a giustizia, | Invocando di Dio l'augusto nome.
  • Chi spregia | Con elefanti furiosi in guerra, | Con leoni l'assalto, è forsennato, | Non uom di fermo cor.
  • Forte non si rende | Generoso leon se tu nol provi. | Tutta or compiea la voglia sua quel tristo | Di magic'arti gran maestro; il ferro | Or tocca a me. Con quello in pugno, Iddio | Seguendo e il cenno suo, l'empia dimora | Di re Dahàk distruggerò dall'alto.
  • Quei che prudenza ha in core, | Colpa travede in chi si scusa.

Citazioni su Farīdūn[modifica]

  • Feridun è tanto famoso fra le nazioni orientali quanto i migliori eroi della Grecia e di Roma fra di noi, ed esse conservano con gran cura tanto i saggi detti di questo gran principe, quanto la memoria delle sue gesta. (Giulio Ferrario)

Shāh-Nāmeh[modifica]

  • Crebbe quel prode | Come abile cipresso entro la selva, | E gli splendea di re dei re nel volto | La maestà, che di Gemshìd la luce | Viva brillava su quell'alta fronte, | Ed egli a questo sol che splende in cielo, | Veracemente era simil.
  • Giovinetto egli è ancor, ma sapienza | Di antico gli sta in cor, prence gagliardo | Per nascimento, ardimentoso eroe | Nell'opre grandi del suo braccio.
  • Quell'antico | Signor di cinquecento anni pel tempo | Regnò, né in alcun dì pose a malvagia | Cosa principio mai. S'egli non ebbe | Eterna vita, non servir, mio figlio, | A tue brame quaggiù, né rattristarti.

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