Ferdinando Bartolommei

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Ferdinando Bartolommei

Ferdinando Bartolommei (1821 – 1869), politico italiano.

Citazioni su Ferdinando Bartolommei[modifica]

Marco Tabarrini[modifica]

  • Il Bartolommei al pari di tutti apriva il cuore a speranze sconfinate; al pari di pochi, apriva la borsa ad ogni bisogno. La risoluzione di ogni difficoltà era sempre: Andiamo da Ferdinando.
  • Nato di famiglia patrizia, aveva le maniere e l'animo di gentiluomo; ma non dimenticando che il patriziato fiorentino ha origini popolane, aborriva da ogni superbia. Lo vidi la prima volta, sono già molti anni, giovane e leggiadro cavalcare tra le amene colline della Valdinievole. Mi passò da canto galoppando, mentre io mi riposava polveroso e stanco da una gita pedestre sulla montagna pistoiese. Lo guardai e dissi fra me: A che penserà questo signorotto che misura le sue terre a falcate di cavallo? E mille supposizioni, e non tutte benigne, mi passarono per la mente. E avevo torto; perché il nobile cavaliere, forse fin d'allora, pensava all'Italia.
  • Tornato [nel 1850] dopo un anno [di esilio], si diede tutto alla domestica economia, e notabili miglioramenti introdusse nella sua bella tenuta delle Case. Prendendo esempio dalle ricche colture lombarde, formò praterie, accrebbe il bestiame e tentò l'industria del formaggio. E di queste riforme agrarie, da lui studiate in tutti i loro particolari, e misurate alla ragione del tornaconto, più volte egli tenne discorso all'Accademia dei Georgofili, a cui si pregiava di essere ascritto, dando con rara sincerità le cifre dei suoi conteggi, anche quando erano sfavorevoli ai suoi tentativi e condannavano i suoi concetti.

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