Ferenc Molnár
Ferenc Molnár, pseudonimo di Ferenc Neumann (1878 – 1952), scrittore, giornalista e drammaturgo ungherese.
I ragazzi della via Pál
[modifica]Mario Brelich
[modifica]Erano le dodici e tre quarti.
Proprio in quel momento sulla cattedra del laboratorio di scienze naturali, dopo lunghi e scoraggianti tentativi, nella fiamma incolore del becco di Bunsen apparve finalmente, anche se un po' svogliata e quasi solo per non deludere tanta attesa eccitata, una luminosa striscia color verde smeraldo: provando in tal modo che una data combinazione chimica, che secondo l'affermazione del professore avrebbe tinto di verde la fiamma, effettivamente l'aveva tinta di verde.
E, alle dodici e tre quarti in punto, proprio in quel momento di giubilo, nel cortile d'una casa vicina si mise a suonare un organetto, spazzando via di colpo l'atmosfera solenne del grande avvenimento. La finestra era spalancata in quella tiepida mattinata di marzo, e le note, trasportate da una brezza primaverile, invasero l'aula.
[Ferenc Molnár, I ragazzi della via Pál, traduzione di Mario Brelich, Giunti Junior, 2010. ISBN 9788809754089]
Filippo Faber
[modifica]Era mezzogiorno e tre quarti.
Sulla cattedra dell'aula di storia naturale dopo lunghi e inutili tentativi, come premio per l'attesa febbrile, una striscia verde smeraldo a testimonianza di quanto aveva detto il professore si mostrava finalmente nella fiamma sbiadita del becco di Bunsen. Proprio in quell'attimo trionfale, dal cortile della casa vicina salì il suono d'un organetto che fece dileguare istantaneamente tutta la seria tensione dell'aula. Le finestre erano aperte e sulle ali del fresco vento primaverile le note entravano gaie.
[Ferenc Molnár, I ragazzi della Via Pal, traduzione di Filippo Faber, Biblioteca Economica Newton]
Bruno Paltrinieri
[modifica]Alle dodici e tre quarti l'attesa e l'ansia della scolaresca furono premiate, finalmente. Sulla cattedra dell'aula di storia naturale, nella fiamma incolore della lampada Bunsen, s'accese una vivida striscia smeraldina; era così dimostrato, come il professore desiderava, che la composizione chimica in argomento possedeva realmente la proprietà di colorare la fiamma di verde. Ma proprio in quel momento, nel cortile della casa accanto, un organetto cominciò a sonare, interrompendo la serietà della lezione. Dalle finestre spalancate al tepido sole di marzo, portati dalla brezza primaverile, i suoni irruppero nell'aula.
[Ferenc Molnár, I ragazzi della via Pal, versione di Bruno Paltrinieri, Fabbri Editori, 1965]
Citazioni
[modifica]- La paura se ne andò, volò via, come succede di colpo anche ai veri soldati, nelle vere guerre. Fino a che non incontrano il nemico anche un fruscio di foglie li impaurisce, ma quando sentono fischiare le prime pallottole intorno alla testa dimenticano cosa sia la paura, la presenza del pericolo li esaspera, li eccita, li ubriaca al punto che, nel fervore della lotta, non se ne curano più. (cap. III, 2010)
- Boka era un ragazzo intelligente e tuttavia non sapeva ancora che gli altri uomini sono del tutto diversi da noi e che noi dobbiamo farne l'esperienza con un senso di dolore. (cap. VI, 1945)
- Così succede ai traditori. Si sospetta di loro anche quando dicono il vero. (cap. VIII, 1945)
- Corrispondenti di guerra degni di fede, che assistettero a guerre autentiche, asseriscono che in guerra il maggior pericolo è la confusione. I generali hanno meno paura di centinaia di cannoni che non della minima confusione, la quale in pochi istanti può provocare un caos generale. (cap. VIII, 1945)
E il giorno dopo, mentre tutta la classe era seduta al suo posto muta, in un silenzio solenne e il professor Rácz, salito a passi lenti, solenni sulla cattedra, in mezzo a quel gran silenzio commemorava a voce bassa Ernesto Nemecsek, raccomandando ai ragazzi di raccogliersi alle tre in via Rákos vestiti di nero o almeno di scuro, Giovanni Boka guardava serio, fisso davanti a sé e per la prima volta nella sua anima di fanciullo incominciò a delinearsi l'idea ancor vaga di ciò ch'è veramente la vita, di cui tutti siamo gli schiavi, che ora tristi ora lieti lottiamo per lei.
[Ferenc Molnár, I ragazzi di via Paal, traduzione di Silvino Gigante, Bompiani, Milano, 1945]
Bibliografia
[modifica]- Ferenc Molnár, I ragazzi della via Pál, traduzione di Mario Brelich, Giunti Editore, 2010. ISBN 9788809754089
- Ferenc Molnár, I ragazzi della Via Pal, traduzione di Filippo Faber, Biblioteca Economica Newton.
- Ferenc Molnár, I ragazzi della via Pal, versione di Bruno Paltrinieri, Fabbri Editori, 1965.
- Ferenc Molnár, I ragazzi di via Paal, traduzione di Silvino Gigante, Bompiani, Milano, 1945.
Film
[modifica]- Uno, due, tre! (1961)
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Ferenc Molnár
- Commons contiene immagini o altri file su Ferenc Molnár
Opere
[modifica]- I ragazzi della via Pál (1907)