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François Arago

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François Arago in un ritratto di Charles de Steuben (1832)

François Jean Dominique Arago (1786 – 1853), matematico, fisico, astronomo e politico francese.

Citazioni di François Arago

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  • Eulero calcolava senza sforzo apparente, così come gli uomini respirano o le aquile si sostengono nel vento. (attribuita; citato in Marcus du Sautoy, L'enigma dei numeri primi)

Citazioni su François Arago

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  • Allorché Arago sale la tribuna, la Camera, attenta e curiosa, si richiama all'attenzione e fa silenzio: gli spettatori si protendono per vederlo. La di lui statura è alta, la capigliatura innanellata ed ondeggiante, e la bella sua testa meridionale domina l'assemblea. Vi è nella contrazione musculare delle sue tempia, una potenza di volontà e di meditazione che rivela un talento superiore. A differenza di quegli oratori che parlano sopra tutto, né sanno i tre quarti delle volte ciò che si dicano, Arago non parla che su quistioni preparate, che aggiungono all'attrattiva[1] della scienza l'interesse della circostanza. I di lui discorsi hanno per tale maniera della generalità e dell'attualità, e si dirigono in pari tempo alla ragione ed alle passioni del suo uditorio, di tal che non tarda egli a padroneggiarlo. Non appena è entrato in materia, che attrae e concentra sopra di lui tutti gli sguardi. Eccolo ch'ei prende, per così dire, la scienza fra le sue mani! egli la spoglia di tutto quanto ha in sé di aspro, delle formule tecniche, e la rende sì chiara, sì percettibile, che i più ignoranti sono sorpresi ed incantati di vederla e comprenderla. La di lui pantomima animata ed espressiva, accresce l'effetto della illusione oratoria. Vi è qualche cosa di luminoso nelle sue dimostrazioni, e sembrano uscirgli dagli occhi, dalla bocca, dalle dita scintille di luce.
  • Allorché dicessi che Arago è un dotto di fama europea, non lo lusingherei io molto: ma gli piacerei, umana debolezza! dicendo ch'egli è uno scrittore superiore, e direi vero. S'ei non fosse dell'Accademia delle scienze, sarebbe dell'Accademia francese, perché possiede i secreti della lingua non meno che i secreti del cielo.
  • Poiché volete, o Arago, avere la compiacenza di posare davanti a me, permettetemi, mentre sto ripulendo la mia tavolozza, di farvi un'interrogazione.
    Da che proviene che gli scienziati ed i letterati, i quali, per la maggior parte, sono gloriosamente nati nella classe del popolo; che questi uomini i quali formano il più splendido ornamento della Francia e costituiscono la sola e vera aristocrazia, conciossiaché niun'altra più ve ne abbia se non quella dei talenti, pongano l'anima loro ai piedi del potere, ne siano i più compiacenti apologisti, non facciano la più piccola attenzione all'oppressione sistematica della libertà, ed abbiano perduto persino il sentimento della loro politica dignità? Perché lo stesso fenomeno si ripete in tutti i paesi d'Europa?

Note

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  1. Nel testo "attrativa".

Bibliografia

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  • Marcus du Sautoy, L'enigma dei numeri primi, traduzione di C. Cappararo, Rizzoli, 2004.

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