Francesco Antonio Avelloni

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Francesco Antonio Avelloni, detto il Poetino (1756 – 1837), commediografo e attore italiano.

Incipit di Il matrimonio per equivoco[modifica]

Atto I.
Scena prima.
Sala nel Palazzo del Governatore con varie Porte. Notte.
Irene col lume in mano.

Ella è veramente sortita, e quello che è peggio senza rendermene avvisata. Oh in verità che questa faccenda deve finir assai male, e per lei, e per me. Del padre non temo, egli è un uomo che fuori di codici, e di decreti non conosce altra cosa in questo mondo ma quel maledetto vecchio di Don Pascale è troppo pericoloso per tutte e due. I suoi malanni lo hanno reso lontanissimo dal conversare, non pensa, che a questa nipote, sofistica sulla sua condotta, e si è cangiato in somma in una seccatura troppo incomoda per chi ha voglia di far all'amore... Oh! per mia fe ch'egli è qui; convien pensare al ripiego, onde favorire i capricci di una padrona, che mi regala per questo. Siede, e si pone a faticare sulla calzetta.

Citazioni su Francesco Antonio Avelloni[modifica]

  • Nel mezzo dei brillanti, ma poco lucrosi suoi successi teatrali, egli conobbe il Principe De Sangro, che, volendo conquistare a tutto costo la gloria, ed avendo più danari che ingegno, non seppe far meglio che affidare all'Avelloni la fabbrica di quaranta commedie, delle quali si dichiarò Autore, pagando per ciascheduna otto ducati ed un presciutto al povero figlio d'Apollo. Il Poetino accettò il miserabile contratto. (Francesco Regli)
  • Se avesse scritto meno, avrebbe provveduto meglio alla sua gloria. (Francesco Regli)

Bibliografia[modifica]

Altri progetti[modifica]