Francesco Pecoraro
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Francesco Pecoraro (1945 – vivente), scrittore, poeta e architetto italiano.
Citazioni di Francesco Pecoraro
[modifica]- Con Fenoglio la Resistenza divenne anche per me una guerra civile, si spogliò di ogni retorica e mostrò tutta la sua stranita contro-intuitiva crudezza fattuale. Con Fenoglio salii anch'io sulle colline delle Langhe e mi unii alle formazioni che facevano capo al comandante Nord.[1]
- Mentre mio padre, tornato a casa, prendeva parte attiva alla ricostruzione e vi si buttava a corpo morto da homo faber quale era, Fenoglio compiva un'altra volta una scelta opposta, quella di scrivere e fumare: come di uno ormai sazio di vita e di esperienze che vuole solo riposare, raccontare, stare da solo, come di uno che dica Ok, ho fatto tutto questo, sì l'ho fatto, ho preso posizione, ho avuto dei compagni, li ho amati, alcuni li ho visti morire, adesso lasciatemi in pace, voglio solo scrivere e scrivere e soprattutto voglio fumare milioni di sigarette, fino a morirne.[1]
- Vita che come il suo Johnny, Fenoglio scelse volontariamente di mettere a rischio per quella che ai miei occhi si è palesata, in lui monarchico e uomo di destra, principalmente come una questione di stile: Johnny è un dandy che agisce essenzialmente per una questione di stile personale, cioè per posizionare degnamente sé stesso all'interno di un dramma storico che non ha scelto lui di vivere, ma che l'è andato a cercare, l'ha stanato e l'ha messo alla prova.[1]
Note
[modifica]- ↑ a b c Da Beppe Fenoglio: l'ultimo scrittore epico, lucysullacultura.com, 18 febbraio 2024.
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