Francesco Saverio Salfi

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Franco Salfi

Francesco Saverio Salfi (o Franco Salfi) (1759 – 1832), letterato, politico e librettista italiano.

Citazioni di Francesco Saverio Salfi[modifica]

  • La signora Clairon è stata forse la prima, e quella che più facesse sentire l'interesse e l'importanza nella parte di Erifile nell'Ifigenia di Racine; e certamente dopo l'esempio di lei, le seconde parti ed i confidenti hanno riacquistata quella considerazione, che per inettezza degli attori aveano da lungo tempo perduta.[1]
  • [...] sino all'età della Clairon e di Le Kain nessuno eroe del teatro osava mostrarsi al pubblico senza gran parruccone, chiome magnificamente pettinate ed impolverate, cappelli sormontati da piume sventolanti e guanti a larghe frangie.[2]

Incipit di Il general Colli in Roma[modifica]

Atto primo

Sala del Concistoro: nel fondo il trono pontificio in cui si monta per tre gradini; la sedia e il disopra del trono sono coperti di un drappo d'oro ecc. Intorno siedono i cardinali, i vescovi, i prelati, i teologi, ecc., secondo il loro ordine. Da' due lati del trono siedono ancora il nipote del Papa e il principe Romano.
Il Papa consulta una congregazione straordinaria di cardinali, prelati e teologi sugli articoli della pace proposti dalla Repubblica Francese. Si leggono e si rigettano con indignazione generale, come contrari all'autorità della corte pontificia.
Il solo generale dei domenicani intravede in questa decisione sia il voto degli inglesi e degli austriaci, che degli apostoli e de' cristiani; ed acceso di zelo si getta a piè del Papa per dissuaderlo.

Note[modifica]

  1. Da Della declamazione, Stabilimento tipografico Di Androsio, Napoli, 1878, p. 198.
  2. Da Della declamazione, Stabilimento tipografico Di Androsio, Napoli, 1878, p. 245.

Bibliografia[modifica]

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