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Franco Cordova

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Franco Cordova (1974)

Franco Cordova (1944 – vivente), ex calciatore italiano.

Citazioni di Franco Cordova

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Citazioni in ordine temporale.

  • [Sul passaggio, da capitano della Roma, ai rivali della Lazio nel 1976] Il presidente Anzalone mi aveva venduto al Verona [...]. Io non volevo spostare la famiglia, così per ripicca pretesi la cessione alla Lazio. Alla prima partita con loro non volevo neanche mettere la maglia, me la buttarono sulle spalle mentre uscivo dal tunnel degli spogliatoi, per ultimo. Al primo derby, in casa della Roma, il mio ex compagno De Sisti mi disse che nel coro dei tifosi che cantavano l'inno del club c'era anche la mia voce. Ma per tutta la durata della mia permanenza alla Lazio, alle partite giocate all'Olimpico venivano i tifosi della Roma in incognito, apposta per vedermi. Lo so perché, dopo, li trovavo fuori dallo stadio a salutarmi.[1]
  • [«Perché hai segnato meno rispetto a quelle che erano le tue qualità?»] Io avevo un destro e un sinistro forte e preciso, arrivavo sempre al limite dell'area di rigore ma non tiravo quasi mai, preferivo fare assist per i miei compagni. Se avessi calciato tutte le volte che ero in quella zona del campo, sarei andato spesso in doppia cifra.[2]
  • Centrocampista della Roma da dieci anni, capitano, tifoso. Ma fui costretto ad andare alla Lazio, sennò avrei dovuto smettere col calcio a 32 anni. [...] Alla Lazio ho passato tre anni eccellenti, mi hanno trattato benissimo, ho fatto praticamente tutte e 90 le partite di quei tre campionati. Però al cuore non si comanda: lui, era rimasto dall'altra parte.[3]

Intervista di Paolo Marcacci, romanews.eu, 10 novembre 2023.

  • [«Come fu l'impatto con Roma, quando arrivò in giallorosso nel 1967?»] Traumatico, in tutti i sensi: ero appena arrivato e dopo qualche giorno distrussi la macchina in un incidente sulla Colombo...
  • [«Rimpianti?»] Essere arrivato all'Inter che ero ancora un ragazzino... non aver capito dove mi trovavo. [...] Ecco: se avessi vestito la maglia dell'Inter oggi sull'almanacco conterei centosessanta presenze in maglia azzurra... all'epoca in Nazionale ci finivano quasi esclusivamente quelli di Juventus-Inter-Milan; in effetti, anche oggi è quasi sempre così, con qualche eccezione, perché ogni tanto danno 'no zuccherino pure a qualcun altro, ma poca roba.
  • Prendiamo e alleviamo una marea di stranieri, è quasi impossibile ormai crescere con pazienza giocatori italiani. [...] Fosse per me, adotterei una politica come quella del calcio tedesco di qualche tempo fa: giocatori allevati vicino casa, fatti crescere con criterio e non "minacciati" da tutti quegli stranieri, a volte con anagrafe incerta, che arrivano attraverso giri di commissioni eccetera. Ognuno fa calcio come vuole, per carità, ma a me non sembra un esempio positivo il fatto che il Lecce abbia vinto lo scudetto Primavera con undici stranieri.

Citazioni su Franco Cordova

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Note

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  1. Citato in Fabrizio Salvio, Li avevamo tanto amati, Sportweek nº 26 (943), 29 giugno 2019, pp. 34-37.
  2. Da un'intervista a Centro Suono Sport; citato in Cordova: "Vergognoso che non faccia parte della Hall of Fame della Roma", romagiallorossa.it, 24 giugno 2020.
  3. Da un'intervista a Il Messaggero; citato in Cordova: "Fui costretto ad andare alla Lazio ... ma il cuore era rimasto dall'altra parte", glieroidelcalcio.com, 19 agosto 2021.

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