Frank Lloyd Wright

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Frank Lloyd Wright, 1926

Frank Lloyd Wright (1867 – 1959), architetto statunitense.

Citazioni di Frank Lloyd Wright[modifica]

  • Il grattacielo, all'ora del crepuscolo, è una scintillante verticalità, un velo sottilissimo, un sipario luminoso teso contro il cielo oscuro per abbagliare, svagare e stupire. Gli interni illuminati emanano un senso di vita e di prosperità. Di notte, la città non solo appare viva; vive realmente. Ma la sua vita ha la consistenza dell'illusione. Visto di notte, vuoto di reale significato, il mostruoso agglomerato presenta infine casuali bellezze di contorni, e torrenti di luce riflessa e rifratta. Le strade divengono prospettive ritmiche di linee punteggiate di luci.[1]
  • Il nostro peggior nemico è oggi la vile paura, manovrata da politici senza coscienza [...]. Questi cacciatori di comunisti! Sanno veramente cos'è il comunismo? Ponete loro la domanda. La loro risposta vi farà scoppiare in una risata. Sanno cos'è la democrazia? Chiedeteglielo, e poi mettevi a piangere. (dall'editoriale intitolato Wake up, Wisconsin pubblicato in Capital Times del 22 settembre 1952.)
  • [Su Georges Ivanovič Gurdjieff] Kipling disse una volta che questi gemelli – intendeva dire l'Oriente e l'Occidente – non sarebbero mai potuti andare d'accordo. Ma nella vita di Gurdjieff, nella sua opera e nella sua parola vi è una filosofia, uscita dalle profondità della saggezza dell'Asia, c'è qualcosa che l'uomo d'Occidente può capire. E nell'opera di quest'uomo e nel suo pensiero – in ciò che ha fatto e nel modo in cui lo ha fatto – l'Occidente incontra veramente l'Oriente.[2]
  • La Venere di Milo è più bella senza le braccia. (da Architettura e democrazia)
  • Noi dobbiamo costruire edifici più grandiosi su una base più solida, un ideale di architettura organica che si accordi con l'ideale della vera democrazia. (da Architettura e democrazia)
  • Un esperto è un uomo che ha smesso di pensare. Perché dovrebbe pensare? Lui è un esperto![3]

Attribuite[modifica]

  • Un medico può sempre seppellire i suoi errori, ma un architetto può soltanto consigliare ai suoi clienti di piantare una vite americana.[4]

Citazioni su Frank Lloyd Wright[modifica]

  • Nel mondo domina un patriarca, Frank Lloyd Wright, la cui statura sfugge alle leggi del tempo, ma è troppo isolato e soverchiante per esercitare un influsso di ampia gittata sui più giovani. (Bruno Zevi)
  • Un luogo comune tuttora diffuso nella storiografia dell'architettura moderna sostiene che il linguaggio di Wright, dato il suo stretto legame al contesto socio-culturale e psicologico degli Stati Uniti, ha avuto scarsa eco in Europa; il «wrightismo» sarebbe nulla più di una fugace moda emersa all'indomani della seconda guerra mondiale, riverbero della propaganda americana durante il quinquennio 1945-1950. A tale pregiudizio se ne contrappone un altro, di segno inverso ma ugualmente superficiale, reiterato nella critica d'oltreoceano: Wright, profeta inascoltato in patria, per lungo tempo misconosciuto dai suoi concittadini, avrebbe suscitato entusiasmi soltanto in Europa lasciandovi orme durevoli ed incisive. (Bruno Zevi)

Note[modifica]

  1. Citato in Gianfranco Morra, Specchio dei tempi. Antologia interdisciplinare, Editrice La Scuola, 1981.
  2. Citato in Premessa all'edizione francese, in Georges I. Gurdjieff, Incontri con uomini straordinari, traduzione di Gisèle Bartoli, Adelphi, Milano6, 1992, p. 20. ISBN 88-459-0322-2
  3. Citato in Focus n. 108, pag. 204.
  4. Citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894

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