Vai al contenuto

Freddie Mercury

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Freddie Mercury nel 1977

Freddie Mercury, pseudonimo di Farrokh Bulsara (1946 – 1991), cantautore rock, frontman del gruppo britannico Queen.

Citazioni di Freddie Mercury

[modifica]
  • Sono solo una prostituta musicale! (da un'intervista del 1984; citato in Greatest video hits II, DVD 2)
  • Ci sono state diverse congetture ultimamente su un certo gruppo chiamato Queen... le congetture dicono che... dicono che staremmo per separarci, che ne pensate? [la folla urla: "No!"] Parlano da qui! [E indica il fondo schiena.] Le mie scuse, ma dirò quello che voglio... sapete cosa intendo. Dunque, dimenticate quei pettegolezzi, staremo insieme finché... cazzo... non moriremo! Continuo [applausi che lo interrompono]... devo dirvi... continuo a volerli lasciare, ma loro non lasceranno me... inoltre credo che non siamo male per essere quattro regine in avanti con gli anni, che ne dite? Questa è una nuova canzone, Who wants to live forever. (da Live At Wembley, n. 9, prima di presentare il nuovo singolo Who wants to live forever)
  • Non voglio venire a letto con te | non ho nemmeno bisogno di passione | non voglio una relazione tumultuosa | che mi faccia sentire che la mia vita ha una direzione | tutto ciò che voglio sono conforto e assistenza | semplicemente sapere che la mia donna mi offre dolce | amore materno. | Ho camminato a lungo in questo vicolo deserto | ne ho abbastanza di questo solito vecchio gioco | sono un uomo di mondo | e dicono che sono forte | ma ho un peso sul cuore | e la mia speranza se n'è andata. | Fuori, nella città | nel freddo mondo esterno | non voglio pietà, solo un posto sicuro dove nascondermi | Mamma, per favore, lasciami tornare dentro (oppure) Donna, per favore, lasciami tornare dentro (alludendo ad un rifugio). | Non voglio smuovere le acque | ma tu puoi darmi tutto l'amore di cui ho voglia | non riesco a prenderlo se mi vedi piangere | desidero la pace prima di morire. | Tutto ciò che voglio è sapere che sei lì | che mi darai tutto il tuo dolce | amore materno. | Il corpo mi duole, ma non riesco a dormire | i miei sogni sono tutta la compagnia che mi rimane | ho come la sensazione che quando il sole tramonterà | tornerò a casa dal mio dolce | amore materno. (da Mother Love[1])
  • Oooh... felicità.
Ooooh... it's bliss. (da A Winter's Tale, ultima canzone scritta da Freddie Mercury)
  • Desidero confermare che sono sieropositivo: ho l'AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento allo scopo di proteggere la privacy di quanti mi stanno intorno. Tuttavia, è arrivato il momento che i miei amici e i miei fans di tutto il mondo conoscano la verità. Spero che tutti si uniranno a me, ai miei dottori e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa tremenda malattia. (dal comunicato stampa con cui, il 23 novembre 1991, annunciò di avere l'AIDS)
  • Sono me stesso, sai, solo me stesso. Sono molto disorganizzato a volte, sono organizzato altre volte e... sono me stesso. (dal DVD Greatest Video Hits 2)
  • [Sulla Carestia etiope del 1983-1985] Quando ho visto per la prima volta quel servizio televisivo mi ha colpito tanto che non sono riuscito a guardarlo tutto, ho dovuto spegnere la televisione. Non me la sentivo di soffermarsi su quella questione. Sai che le cose stanno così e ti viene da pensare: beh, cosa posso farci io?. A meno che ti convinci di essere la Madre Teresa del Rock ’n Roll e la senti di metterti in pista per organizzare qualcosa. Direi che ora come ora, Bob Geldof è proprio questo. La Madre Teresa del Rock ’n roll.[2]
  • Non voglio cambiare il mondo, lascio che le canzoni che scrivo esprimano le mie sensazioni e i miei sentimenti. Per me, la felicità è la cosa più importante e se sono felice il mio lavoro lo dimostra. Alla fine tutti gli errori e tutte le scuse sono da imputare solo a me. Mi piace pensare di essere stato solo me stesso e ora voglio soltanto avere la maggior quantità possibile di gioia e serenità, e immagazzinare quanta più vita riesco, per tutto il poco tempo che mi resta da vivere.[3]
  • Sono gay come una giunchiglia, mio caro.[4]
I'm as gay as a daffodil, dear.[5]

Una vita nelle sue parole

[modifica]
  • Non ho mai pensato a me stesso come al leader dei Queen. È la somma di noi quattro che fa funzionare le cose. Ognuno di noi rappresenta il 25 per cento. Io sono quello che sta davanti, tutto qui. (cap. 2)
  • Pensavo al nome Queen fin dall'inizio. Non poteva essere King, non ha lo stesso suono o la stessa aura di Queen. Era un nome molto regale e suonava splendidamente. È forte, universale e immediato. Aveva un grande potenziale visivo ed era aperto ad ogni tipo di interpretazione. (cap. 2)
  • Tutti mi chiamano il leader dei Queen, ma io sono solo il cantante solista. Non sono il Generale, o qualcosa del genere. (cap. 3)
  • Non mi sono sforzato di diventare un "eroe della chitarra" per il semplice fatto che non so suonare questa fottuta chitarra! (cap. 5)

Citazioni su Freddie Mercury

[modifica]
  • Freddie Mercury non era un cantante accademico, però è il cantante che più di tutti ha insegnato come si sta sul palco, la sua postura era magistrale. (Francesca Michielin)
  • Ricordo che con Freddie Mercury ci scambiavamo le storie delle nostre sfighe. (Meat Loaf)

Note

[modifica]
  1. L'ultima canzone cantata da Freddie Mercury, la cui ultima strofa è però interpretata da Brian May, in quanto Mercury morì prima di completare le linee vocali
  2. Citato in I Queen al Live Aid, Queenheaven.it, 12 luglio 2012
  3. Dall'ultima intervista, 1991; citato in Max Felsani, Michele Primi, Una specie di magia, introduzione a Queen. Tutti i testi con traduzione a fronte, a cura di Max Felsani, Michele Primi e Mauro Saita, Giunti, Firenze, 2005, p. 28. ISBN 9788809024182
  4. Citato in Darryl W. Bullock, David Bowie made me gay. 100 anni di musica queer, traduzione di Sara boero, Il Castello, Cornaredo, 2024. ISBN 9788865205730
  5. Citato in un articolo di Julie Webb su New Musical Express, 16 marzo 1974, ora in The History Of Rock 1974, n. 10, giugno 2016, p. 32.

Bibliografia

[modifica]
  • Freddie Mercury, Una vita nelle sue parole, a cura di Greg Brooks, Simon Lupton e Adam Unger, traduzione di Raffaella Rolla e Barbara Mucci, assistente alla revisione Chiara Tomaini, Mercury Songs Ltd., 2019. ASIN B07YYK7641

Voci correlate

[modifica]

Altri progetti

[modifica]