Fredric Brown

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Fredric William Brown (1906 – 1972), scrittore statunitense.

Incipit di alcune opere[modifica]

Assurdo Universo[modifica]

«Il primo tentativo di mandare un razzo sulla Luna avvenne nel 1954, e fu un fallimento. Il missile, probabilmente a causa di un difetto strutturale nei meccanismi di guida, ricadde infatti sulla Terra provocando una decina di vittime. Anche se non era munito di una testata esplosiva, il razzo — perché il suo impatto sulla superficie lunare potesse essere osservato da terra — portava un potenziomotore Burton destinato a caricarsi durante tutto il percorso attraverso lo spazio per accumulare un potenziale elettrico tale da causare, scaricandosi di colpo nell'impatto con la Luna, un lampo migliaia di volte più luminoso di qualsiasi fulmine.

Gli strani suicidi di Bartlesville[modifica]

La mente usò il suo senso di percezione per studiare gli strani luoghi sconosciuti in cui era capitata. Non aveva né gli organi della vista né quelli dell'udito, ma il suo senso di percezione era altamente perfezionato. Poteva «vedere» distintamente ciò che la circondava entro un raggio di venti metri, e aveva una visione, per quanto offuscata, di tutto quello che si trovava entro una distanza di quaranta. Ma la sua «vista» non si fermava contro gli oggetti che formavano ostacolo. Poteva vedere la corteccia attaccata alla parte posteriore di un tronco di albero con la stessa chiarezza con cui vedeva quella della parte frontale. E poteva vedere nel terreno alla stessa distanza, e con la stessa chiarezza, con cui vedeva in ogni altra direzione. La sua abilità di avvertire le vibrazioni, poi, le permetteva di arrivare molto più lontano, ed era estremamente acuta.

Il suono del silenzio[modifica]

Si trattava di quella vecchia, insulsa controversia sul suono. Se un albero cade nel folto di una foresta dove nessuno può sentirlo, la sua caduta produce un rumore? Esiste un suono se nessuno può udirlo? Avevo già sentito affrontare l'argomento da professori universitari e da netturbini.
Questa volta a discuterne erano il capostazione del piccolo scalo ferroviario ed un tipo muscoloso in tuta da lavoro. Era il crepuscolo di una calda serata estiva; il capostazione era affacciato alla sua finestra, che dava sul marciapiede del binario, con i gomiti appoggiati al davanzale. Il tipo muscoloso era addossato al muro di mattoni rossi dell'edificio. La discussione tra i due procedeva in modo circolare, come il volo di un calabrone.

Il vagabondo dello spazio[modifica]

Non possiamo chiamarlo con un nome perché non aveva nome. Lui non conosceva il significato del vocabolo nome, né di alcuna altra parola. Non aveva linguaggio, perché non era mai venuto a contatto con altre creature dello spazio durante tutti i miliardi di anni-luce e i miliardi di anni-tempo che gli erano occorsi per giungere dai lontani confini della Galassia. Per quello che sapeva, o credeva di sapere, lui era l'unico essere vivente nell'universo.

Indagine a Skid Row[modifica]

Quando ci si sveglia da una sbornia, il mondo non sembra più tanto coerente. Dio, quanto moscatello avevo trangugiato? Ricordo solo di aver ordinato il quarto litro di vino e Blackie che me lo stava portando, poi è calato il sipario. È a quel punto che si è interrotta la ricerca.
Mi rigirai sulla branda e mi drizzai a sedere, in modo da poter guardare dal pannello sudicio della finestra l'orologio che stava nella vetrina del banco di pegni, dalla parte opposta della strada.
L'orologio segnava le dieci. "Alzati, Howard Perry" mi dissi. "Alzati, vecchio bastardo, e datti da fare.

La sentinella[modifica]

Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni luce da casa.[1]

Bibliografia[modifica]

  • Fredric Brown, Assurdo Universo, traduzione di Adria Mandrini, Mondadori, 1977. ISBN 8804335335
  • Fredric Brown, Gli strani suicidi di Bartlesville, traduzione di Mario Galli, Mondadori, 1979.
  • Fredric Brown, Il suono del silenzio, traduzione di Annalisa Carena, in "American Pulp. I grandi maestri della crime story", a cura di Ed Gorman, Bill Pronzini e Martin H. Greenberg, Mondadori, 2001. ISBN 8804490624
  • Fredric Brown, Il vagabondo dello spazio, traduzione di Mario Galli, Mondadori, 1973.
  • Fredric Brown, Indagine a Skid Row, [traduttore non indicato], Mondadori, 1992.

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]

  1. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937