Gavino Ledda

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Gavino Ledda (1938 – vivente), glottologo e scrittore italiano.

Lingua di falce[modifica]

Incipit[modifica]

Una masnada di cani affamati si dispone a cerchio attorno ad un truogolo di pietra. Allontanatosi il pastore, a gara si contendono il loro siero abituale. Vi immergono il collo rigato dalla catena pressandosi uno sull'altro. Tutti mangiano avidamente rumoreggiando con la lingua angosciata dalla fame che sguazza agilmente sulla brodaglia. Le gambe tirate, i muscoli irrigiditi nello sforzo, i corpi tesi, sono pronti a contenere le scrollate dei compagni che la fame ha trasformato in avversari.

Citazioni[modifica]

  • Star sotto un padrone sin da quando si è nati, come voi, non è prendere minca per tutta la vita?

Padre padrone: l'educazione di un pastore[modifica]

Incipit[modifica]

Il 7 gennaio 1944 mi trovai per la prima volta sui banchi di scuola, con tre mesi di ritardo rispetto ai miei compagni. Entravo nei sei anni legali mentre compivo solo i cinque anni biologici. Gli anni, però, li compivo entro il '44 e la maestra mi dovette accettare. I primi giorni i compagni mi prendevano in giro e sghignazzavano sulla mia ignoranza. Tutti, maschi e femmine, erano più grandi di me. Molti erano ripetenti. E nei miei confronti erano spavaldi: sapevano già far bene le aste, scrivere e leggere le vocali e le consonanti.

Citazioni[modifica]

  • Certo, anche in Sardegna c'era una strada aperta a ogni pastore, una strada che si poteva imboccare senza leccare i Don. Era il banditismo.
  • Vi giuro che se riesco a mettere piede fuori, non ci ritornerò più in questo luogo maledetto. Si vede che il Creatore quando ha fatto il mondo avrà chiesto aiuto al diavolo e gli avrà detto di fare la Sardegna.

Bibliografia[modifica]

  • Gavino Ledda, Lingua di falce, Euroclub, 1978.
  • Gavino Ledda, Padre padrone: l'educazione di un pastore, Euroclub, 1978.

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