Gentile da Fabriano

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Gentile da Fabriano, particolare dell'Adorazione dei Magi (1423)

Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio, detto Gentile da Fabriano (1370 circa – 1427), pittore italiano.

Citazioni su Gentile da Fabriano[modifica]

  • Tra i quadri più antichi di Gentile è il polittico dipinto per la chiesa dei minori Osservanti a Valle Romita, ora in molte parti nella Galleria di Brera a Milano. Il pittore si mostra arcaistico più che in altre opere, rappresentando l'Eterno, nell'Incoronazione, come un vegliardo colossale, con alta corona gotica, circondato da cherubini dalle ali cangianti, come biforcate; la Vergine e il Redentore seduti nello spazio sopra raggi e fiamme. (Adolfo Venturi)
  • A destare la vera e feconda scintilla dell'arte quattrocentista in Venezia giunse il soave pittore umbro Gentile da Fabriano[1] il quale dipinse nel palazzo pubblico di Venezia, per ordine del Senato, una grande battaglia navale. Quel bell'affresco andò poi distrutto, forse nel famoso incendio del 1577; ma l'influenza del delicato pittore umbro fu feconda ed ispirò il primo vero periodo dell'arte Veneta. (Evelyn Franceschi Marini)
  • A Firenze, Gentile, l'apparatore magnifico, riversa fiori nelle gotiche cornici, popola di cavalli, di cani, di scimmie, di uccelli la scena dell'Adorazione dei Magi. Passano i Re sul fondo, di contrada in contrada, scendono le erte montane, varcano i ponti levatoi de' castelli, seguiti da cortigiani col falco in pugno, da cacciatori col guepardo. Il più vecchio si prostra, bacia un piede al divin Bambino che gli pone una manina sulla testa calva; e gli altri due Re offrono riverenti i doni chiusi come in gotici reliquiarî. Vesti di broccato e di damasco, cinture gemmate e con caratteri cufici, come ne' vasi ageminati della Persia, bardature e fornimenti d'oro de' cavalli, risplendono in quella scena strabocchevole di ricchezza, dove il pittore fa la ruota, pavone dalle iridiscenti penne occhiute. (Adolfo Venturi)

Note[modifica]

  1. Gentile, pur se attivo in varie regioni italiane, tra cui l'Umbria, la Lombardia, il Veneto, la Toscana e il Lazio, era nato nella marchigiana Fabriano.

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