Giacinto Battaglia

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Giacinto Battaglia (1803 – 1861), drammaturgo italiano.

Citazioni di Giacinto Battaglia[modifica]

  • Il dramma, fino a che il vero progresso della civiltà non abbia addotte le masse ad una altezza di educazione, d'intelligenza e di spirito per ora non ancora raggiunto, non dovrà mai convertirsi ad essere forma artistica che pretenda soddisfare alle severe esigenze della storia, col riprodurne, animati da special soffio di vita, i fatti più grandi e complessi, i più serii rivolgimenti politici; ma dovrà limitarsi ad offerire la pittura delle varie e più o meno strepitose fasi della vita domestica, per addimostrare per quanta e quale catena di recondite cause ed effetti i casi della famiglia si legano ai destini della patria, e come spesso questi dipendano da quelli e ne ricevano impulso, e come più spesso ancora quelli sono inesorabilmente da questi originati e compiti. E in ciò starà davvero il principale insegnamento morale che dal dramma storico dovrà scaturire a piena soddisfazione di coloro i quali amano vedere le arti, non dedicate a frivolo passatempo, ma intese al migliore procedere degli spiriti.[1]

Citazioni su Giacinto Battaglia[modifica]

  • Giacinto Battaglia è uno degli ingegni che sortirono attitudine ad ogni maniera di studi, e che perciò appunto, correndo volontieri da un campo all'altro, non si fermano di proposito in nessuno; potrebbero eglino in ogni ramo lasciare imperitura memoria di sé: ma, sempre in cerca del meglio o del più opportuno, trascurano dopo un po' di tempo il presente, e corrono a nuove idee, a nuove speranze, a nuovi progetti.
    È uno di quegli ingegni che, non mai ultimi, non riescono primi in cosa alcuna, solo per incertezza di quel che si vogliono, e per non ferma volontà nel volere, quando pur sappiano quel che si vogliano. (Francesco Regli)
  • Giacinto Battaglia fu studioso di medicina, musicomane, giornalista, storico, drammaturgo, traduttore, romanziere, libraio, editore, Conduttore di Compagnia comica, ristoratore del Teatro italiano, politico, e beato lui! che fra tanti onorati mestieri la fortuna gli concesse ora anche quello sì comodo di vivere da ricco, senza cure, volendo, e senza fastidii. (Francesco Regli)

Note[modifica]

  1. Da Mosaico. Saggi diversi di critica drammatica, Tipografia di Vincenzo Guglielmini, Milano, 1845, p. 278.

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