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Gigliola Braga

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Gigliola Braga

Gigliola Braga (1951 – vivente), biologa nutrizionista e scrittrice italiana.

Citazioni di Gigliola Braga

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margherita.net, 22 marzo 2019.

  • Il calo di peso dipende da vari fattori: la perdita di liquidi, la riduzione di massa magra (i muscoli), la diminuzione di massa grassa. Ovviamente ciò che si vuole perdere quando si fa una dieta dimagrante è la massa grassa. Questa affermazione non è così scontata perché molte diete che consentono un forte calo di peso in poco tempo, impoveriscono di molto la massa magra, a tutto svantaggio del metabolismo che si abbassa, così diventa più difficile mantenere i risultati. Il fegato non può smaltire più di 500-600 grammi di grasso a settimana, per cui, a parte casi particolari, è questo il riferimento più salutare. Quindi un paio di chili al mese, tranne all'inizio in cui si può perdere un po' di più perché c'è un riequilibrio di liquidi che avviene quasi sempre: non si tratta di grasso, ma gratifica la persona che si sta impegnando in un progetto dimagrante.
  • Il miglior consiglio che posso dare è quello di non trattare superficialmente l’argomento dieta perché "noi siamo quello che mangiamo" dicevano i filosofi del passato. L'improvvisazione può essere deludente e pericolosa. Non esistono pillole magiche. Non serve non mangiare per dimagrire, così ci si deperisce. Basta conoscere bene il cibo e imparare ad usarlo bene per ottenere molti risultati non solo in termini di linea, ma anche di salute.
  • Secondo la mia esperienza, l’errore più frequente è pensare che una dieta possa risolvere il problema dei chili di troppo. Sembra un assurdo. Eppure in realtà chi ha la tendenza a ingrassare (sono i 3/4 della popolazione mondiale), perlopiù ha una caratteristica genetica che non si risolve con una dieta estemporanea, ma con una educazione nutrizionale finalizzata innanzitutto a conoscere la reale valenza metabolica del cibo.
  • Una dieta drastica richiede molti sacrifici che non si possono mantenere a lungo. Non si tratta semplicemente di volontà, ma di fisiologia. Un calo di peso eccessivo in poco tempo implica un deperimento dell'organismo che si trova ad affrontare una situazione di emergenza. In queste condizioni non è solo il grasso ad andarsene, ma anche il tessuto nobile che invece andrebbe mantenuto perché si tratta di muscoli, organi, ecc. Cala l'energia, si diventa irritabili e depressi. I corpi chetonici che vengono prodotti in eccesso in questa situazione anomala fanno venire alitosi e soprattutto acidificano il sangue. Ciò comporta un rischio per l'organismo che non può permanere a lungo in queste condizioni.

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