Giovanni Battista Rubini

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Giovanni Battista Rubini in una litografia di Giuseppe Lacedelli

Giovanni Battista Rubini (1794 – 1854), tenore italiano.

Citazioni su Giovanni Battista Rubini[modifica]

  • I nostri babbi e le nostre mamme ci assicurano che Rubini – il quale, cantando, li faceva piangere – era sulla scena imbarazzatissimo delle sue braccia, di tutto lui stesso, così da piantarsi ritto e stecchito alla ribalta... come se temesse di scomporsi col più piccolo gesto – che nel Pirata quando cantava:
    Nel furor della tempesta,
    Fra le stragi del pirata
    pareva uscito da uno scatolino, tutto inamidato e azzimato — come un bel fantoccino.
    Malgrado ciò, fu Rubini. (Leone Fortis)

Francesco Regli[modifica]

  • Natura donava a Rubini il canto della dolcezza e dell'amore. La rara unione delle voci di petto e di testa, opera di uno studio indefesso, che egli con prodigiosa agilità e senza fatica eseguiva, lo caratterizzava per quel cantante perfettissimo che non mai abbastanza ascoltavasi, né mai abbastanza plaudivasi.
  • Parigi si beò nuovamente, e per molti anni, del suo soavissimo canto: Londra e Pietroburgo ne fecero un idolo, e colmaronlo d'oro. Fa insignito della Legion d'Onore, e lo stesso Autocrate di tutte le Russie nominollo cavaliere d'uno dei più rinomati suoi Ordini. Piccoli Principi, piccoli Duchi andarono a gara a presentarlo di decorazioni e di regali, tantoché avreste detta la casa sua un'Esposizione di Belle Arti, una galleria, un Museo di brillanti e di perle.
  • Soprannominato l'usignuolo di Bergamo. Se il Cigno Pesarese[1] chiamava filomela[2] del Serio Giovanni Battista Rubini, giova pur credere che quel grande uomo, nato alla gloria degli Italiani, trovasse fornito questo eccellente cantante di tutti que' pregi necessarii per eseguire le soavi armonie ch'egli dettava.

Note[modifica]

  1. Gioachino Rossini.
  2. Personaggio della mitologia greca, trasformata dagli dei in usignolo.

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