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Giovanni Lodetti

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Giovanni Lodetti

Giovanni Lodetti (1942 – 2023), calciatore italiano.

Ero quello che correva per Rivera

Gabriella Mancini, SportWeek nº 44 (961), 2 novembre 2019, pp. 64-65.

  • Il calcio è la mia vita. Così, dopo aver lasciato l'agonismo, a 36 anni ho cominciato a giocare in una squadra di ragazzi, al parco di Trenno. Per più di quattro anni non sapevano chi fossi, mi chiamavano Ceramica perché quando mi conobbero avevo una maglietta con quella scritta, poi mi hanno scoperto e sono rimasto con loro per più di vent'anni.
  • Giocavo all'oratorio di Caselle Lurani, 600 abitanti, il mio cartellino era del prete, andammo insieme con i mezzi al campo Scarioni [per il provino con il Milan] e mi presero. Il prevosto intascò centomila lire, a me niente, solo la comunione la domenica. Ma ero felice, mi ritrovai all'improvviso nel clou dei meravigliosi anni Sessanta.
  • Alla prima partita da titolare guadagnai 140 mila lire, in banconote da 10.000, e feci un sacco di strada a piedi perché avevo paura che sul bus me le rubassero. Finalmente arrivai a casa, mio padre, falegname, si congratulò e se li intascò. Tutti quanti. Potevo pensare di tenerne almeno 10.000? Neanche per sogno.
  • I gol più belli? La doppietta all'Inter nel 3-0 del '64, uno di sinistro e Liedholm commentò: "Bravo Ciofanni, tu col sinistro nemmeno sul tram riuscivi a salire!".

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