Girolamo Fracastoro

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Statua di Girolamo Fracastoro in Piazza dei Signori a Verona

Girolamo Fracastoro (1476-1478 ca. – 1553), medico, filosofo, astronomo e geografo italiano.[1]

La sifilide; ossia del morbo gallico[modifica]

Incipit[modifica]

Quai varii casi, e germi, un morbo strano,
E non pria visto unquanco, abbian recato;
Morbo, che a' nostri dì per tutta Europa,
E le città d'Asia, e di Libia in parte,
Incrudelì; nel Lazio poi, dei Galli
Per l'empie guerre, irruppe, ond'ebbe il nome;
E qual cura, e d'aita uso comporti,
La grande arte dell'uom negli aspri eventi,
E dai Celesti i doni conceduti,
Quinci a cantar, e le cagioni ascose
Per i campi a cercar del vasto Olimpo,
Comincerò: come gentile amore
Di novità m'invita, e i placidi orti
Di Natura, e i portenti aman le Muse.

Citazioni[modifica]

  • Voi che del Sol violate i sacri augelli, | Esperii, or voi quello che il grande Apollo | Vi canta, e di mia bocca io reco, udite: | Voi, benché ignari, ai lungamente cerchi | Liti d'Ofiri, aura seconda addusse; | Ma soggettar le nuove terre, e questi | A lunga libertà popoli avvezzi, | E cittadi fondarvi, e culto nuovo, | Potrete sol, dopo di terra e mare | Stenti infiniti, ed aspre guerre, e molti | Corpi sepolti nell'estrania terra. (vv. 173-183)
  • Chi primo il sangue sparso | Al Re porgeva, ed are al monte in cima, | Sifilo n'ave turpe scabbia in dosso. | Primo convulse membra, e notti insonni | Ei s'ebbe, e il morbo da lui primo il nome, | Cui sifilide dir piacque ai coloni. | E già la peste rea le città tutte | Coglie e il Re stesso: indi a cercar d'America | Vanno la Ninfa nel Cartesio bosco. (vv. 326-334)

Citazioni su Girolamo Fracastoro[modifica]

  • Colui che veramente intuì ed espresse lo spirito del suo tempo di transizione, e, in uno scritto teorico[2], osò indicare che cosa si preparasse ad essere la poesia, con evidenza che gli merita attenzione singolarissima, fu un umanista veronese [il Fracastoro], non massimo ingegno forse, ma genialissimo spirito, e tra gli estremi rappresentanti del rinascimento come sintesi di dottrina e d'arte e universalità di sapere [...]. (Giuseppe Toffanin)
  • Il Fracastoro [...] afferma che la poesia può imitare anche altro fuori della vita umana; o Empedocle e Lucrezio non sarebbero poeti; e Virgilio sarebbe poeta nell'Eneide e non nelle Georgiche! Tutto è poetico, come dice Orazio, quando sia poeticamente trattato; e benché l'imitazione degli uomini possa parere di maggiore importanza a noi che siamo uomini, l'imitazione della vita umana, non più che quella di qualsiasi altra cosa, è compito proprio del poeta. (Joel Elias Spingarn)

Note[modifica]

  1. Allo scienziato si è ispirato Giordano Bruno per il personaggio Fracastorio nel suo De l'infinito, universo e mondi.
  2. Il dialogo Naugerius sive de Poetica.

Bibliografia[modifica]

  • Girolamo Fracastoro, La sifilide; ossia del morbo gallico, traduzione di Filippo Scolari, Tipografia all'ancora, Venezia, 1842.

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