Giuseppe Adami
Giuseppe Adami (1878 – 1946), drammaturgo, librettista, giornalista, scrittore, biografo e critico musicale italiano.
C'è sempre un compare
[modifica]Una spiaggia ancora semi-deserta. Marina, snella e bronzea nel costumino da bagno, è stesa sulla sabbia con sonnolento abbandono. Appare e passi rapidi Maurizio. La vede, la chiama, le si avvicina.
Maurizio: Marina?... Marinaa?... ..Marinaaa?...
Marina (senza voce): Che vuoi, seccatore?
I capelli bianchi
[modifica]La grande terrazza del Casino.
A destra una gradinata conduce nel vestibolo illuminato. Tutto intorno è il parapetto che si va congiungendo, a sinistra, con una scalea di marmo che discende verso il mare. La scena è limitata da alte piante, da palme, da aiuole e cespugli fioriti.
Il mercato delle voci
[modifica]Innegabilmente il colmo per un artista analfabeta è di avere una bella scrittura. Ma l'ottenere una bella scrittura è il sogno persistente, continuo, indistruttibile d'ogni artista anche non analfabeta.
Il romanzo della vita di Giacomo Puccini
[modifica]I tre ragazzi camminavano lesti in fila indiana. Giacomino era in testa, capelli al vento, e segnava il passo con energico ritmo, com'era suo dovere.
Il tabarro
[modifica]Un angolo della Senna, dove è ancorato il barcone di Michele.
La barca occupa quasi tutto il primo piano della scena ed è congiunta al molo con una passerella.
La Senna si va perdendo lontana. Nel fondo il profilo della vecchia Parigi e principalmente la mole maestosa di Notre-Dame staccano sul cielo di un rosso meraviglioso.
La capanna e il tuo cuore
[modifica]Un salone a terreno nella villa di Elena Baldi. L'angolo di fondo, a sinistra, è aperto sul salotto da pranzo. A destra un'ampia veranda aperta conduce al giardino. A sinistra, una porta mette nelle camere di Elena e di Adriana, l'altra è la comune. A destra, un'altra camera conduce in quelle degli ospiti.
La piccola felicità
[modifica]Grande sala terrena d’una vecchia villa a pochi chilometri dalla città provinciale. Nel fondo una vetrata ampia, aperta sul porticato che conduce al giardino. Tutto l’ambiente sa di pace e di semplicità.
Parigi!
[modifica]Una stanza che s'apre con una grande finestra nel fondo su di un terrazzo tutto verde e tutto fiori.
Laggiù – quando la finestra s'aprirà – i tetti, i comignoli, i campanili della città provinciale, arrossati dal tramonto.
Bibliografia
[modifica]- Giuseppe Adami,C'è sempre un compare, in "La lettura: Rivista mensile del Corriere della Sera", 1 settembre 1931.
- Giuseppe Adami, I capelli bianchi. Commedia in tre atti, Treves, 1921.
- Giuseppe Adami, Il mercato delle voci, in "La lettura: Rivista mensile del Corriere della Sera", 1 dicembre 1913.
- Giuseppe Adami, Il romanzo della vita di Giacomo Puccini, Rizzoli, 1942.
- Giuseppe Adami, Il tabarro. Da "La Houppelande" di Didier Gold, G. Ricordi & C., 1918.
- Giuseppe Adami, La piccola felicità; La capanna e il tuo cuore, Mondadori, 1923.
- Giuseppe Adami, Parigi! Commedia in quattro atti, Treves, 1921.
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