Giuseppe Culicchia

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Giuseppe Culicchia

Giuseppe Culicchia (1965 – vivente), scrittore italiano.

Citazioni di Giuseppe Culicchia[modifica]

  • Era la prima volta che tornavo in una terra che per me era una favola perché ne avevo sempre sentito parlare in famiglia e aveva assunto dei toni davvero mitologici. La Sicilia era la cosa più esotica che potessi immaginarmi malgrado sul sussidiario della scuola ci fossero paesi più lontani, però per me fare quel viaggio significava davvero dare una prima occhiata al mondo al di fuori delle mura tra cui ero cresciuto.[1]
Culicchia processa Torino: vacua, perversa e drogata, Corriere della sera, 30 gennaio 2009
  • [Brucia la città] Cercare di identificare i personaggi è, tutto sommato, un gioco inutile. I nomi dei politici che ho scelto più che identificare individui particolari rappresentano maschere nazionali. Quelli sono i vizi comuni della politica italiana: è lo spirito dei tempi, quello della Casta per intenderci. Poi Torino è la città italiana in cui negli ultimi anni si è costruito di più, un processo che riguarda tutte le città post-industriali, destinate a diventare città del divertimento. Il modello, anche se non esplicito, è Las Vegas.
  • Non sei nessuno se non stai su MySpace, se non sei almeno su YouTube, non importa se in un filmato in cui vomiti addosso alla tua collega creativa sulla sedia a rotelle, come succede a Iaio nel libro [Brucia la città]. Non sei nessuno se non ti invitano alle vernici, alle inaugurazioni.
  • Se lo scrittore non racconta la realtà viene accusato di guardare solo il suo ombelico, se la racconta gli dicono che denigra.
Dall'intervista di Letizia Tortello, Quarantenni che non pensano al futuro. Intervista a Giuseppe Culicchia, Greenews.info, 11 marzo 2011
  • La Sicilia è il mio paesaggio di riferimento. Il luogo di casa. Quello in cui vorrei passare gli ultimi anni della mia vita. Il cimitero di Marsala, ad esempio, ha un fascino tutto particolare, con quel giallo di tufo, gli alberi rigogliosi, il vento che spazza i viali.
  • La parola "decrescita" è praticamente un tabù nella nostra società dei budget con molti zeri e delle politiche suicide. I singoli, da soli e se anche cambiano mentalità nel loro quotidiano, non riescono a fare un granché. Mentre noi proviamo a rivoluzionarci, ci sono le economie orientali come la Cina che mutuano da noi i modelli di sviluppo, crescono a dismisura e poi le conseguenze le paga tutto il pianeta.
  • Le idee mi vengono ovunque, ma poi le metto in ordine nel mio studio. No ho mai avvertito, da scrittore, il desiderio di prendere e andarmene. Torino non è Roma. Sotto la Mole se vuoi riesci ad isolarti molto bene per trovare concentrazione.

Incipit di Tutti giù per terra[modifica]

Giro giro tondo, casca il mondo...
Verso la fine degli anni Ottanta il mondo pareva proprio sul punto di cascare e io nell'attesa mi limitavo a girare in tondo, giorno dopo giorno.[2]

Note[modifica]

  1. Citato in Giuseppe Culicchia: "Sicilia, o cara", Feltrinellieditore.it, 27 luglio 2010. Video disponibile in Giuseppe Culicchia: "Sicilia, o cara", Youtube.com.
  2. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

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