Giuseppe Maria da Palermo

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Giuseppe Maria da Palermo

Giuseppe Maria da Palermo, al secolo Vincenzo Diliberto (1864 – 1886), frate cappuccino italiano.

Citazioni di Giuseppe Maria da Palermo[modifica]

  • In quel momento provai una gioia più grande di quanto ne provano gli uomini quando indossano i loro abiti più eleganti, giacché il mio corpo rivestito di una povera tunica, vesto l'anima di un abito elegantissimo qual si è appunto quello della virtù delle povertà. (da una lettera scritta il giorno della sua vestizione)[1]
  • Io sento in me un ardente desiderio di farmi santo: io ho fame e sete della giustizia [...] io sento in me un non so che di presentimento che abbia a farmi finalmente santo; [...] o mio Dio, ho un ardente desiderio di dedicami tutto a voi, senza alcuna riserva. (dal diario)[1]
  • O padre, o padre mio, vengo a parlare con la presente [...] della salvazione dell'anima mia. [...] Ora voglio palesarle la causa della mia conversione. Lei ben si rammenta che prima di entrare in collegio ero molto avverso ai doveri religiosi; ebbene, entrato quivi, rimasi con i medesimi stolti principi. Però volere o non volere ero costretto ad ascoltare la messa, a confessarmi, a farmi la comunione. [...] Quindi a poco a poco mi andavo assuefacendo a quella maniera di vita, che del resto non mi riusciva tanto incomoda. Le continue e sante prediche del direttore, senza accorgermene facevano breccia nel mio cuore, e mi istillavano dei sentimenti giusti e santi. Quindi quell'avversità e quel disprezzo che avevo contro la religione e i suoi ministri, a poco a poco si andava cambiando in amore. [...] Quindi lei sarebbe stolto e crudele se osasse opporsi alla mia vocazione. [...] Dunque per conchiudere le ripeto, per una seconda e ultima volta, non mi neghi questa grazia, poiché ciò potrebbe essere causa della dannazione dell'anima mia. (da una lettera scritta per entrare in seminario)[1]

Note[modifica]

  1. a b c Citato in Fra Vittorio Midolo, Servo di Dio Giuseppe Maria da Palermo (Vincenzo Diliberto), santiebeati.it, 21 gennaio 2005.

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