Giuseppe Pagano Pogatschnig
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Giuseppe Pagano Pogatschnig (1896 – 1945), architetto italiano.
- Come architetto, perorava un linguaggio sano, calzante, realista, scevro di virtuosismi costruttivisti e tecnocratici, alieno da utopie astrattiste. [...], puntò non sull'attimo di rapimento fantastico, ma su un impegno di lavoro serio, competente e socialmente illuminato. Morì a Mauthausen perché inverò questi princìpi anche nella lotta partigiana.
- Il focolaio del razionalismo [in architettura] risiede a Milano perché lì agiva Giuseppe Pagano. Impetuoso, polemico, estroverso, egli impersona la resistenza contro la retorica monumentalistica; travestito apostata del regime, fu l'eroe, vicino a Terragni e Persico[1], della moderna architettura italiana.
- Quando sferzava con la sua tagliente ironia il megalomane culto della «romanità», parlava a nome di tutti gli artisti onesti, sapeva di garantire al paese, con il suo sacrificio, una continuità di cultura che il nazismo aveva stroncato in Germania e che veniva oppressa ovunque si estendesse la sua sfera d'influenza.
Note
[modifica]- ↑ Giuseppe Terragni (1904–1943), architetto; Edoardo Persico (1900–1936), critico d'arte e saggista.
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