Giuseppe Scaraffia
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Giuseppe Scaraffia (1950 – vivente), scrittore e accademico italiano.
Citazioni di Giuseppe Scaraffia
[modifica]- [Su Mata Hari] I pittori per cui posava rimanevano delusi dalle scarse dimensioni del seno e spesso fu costretta a prostituirsi. Ebbe molta più fortuna quando decise di esibirsi come danzatrice esotica. Senza lasciarsi intimidire dalla sua ignoranza e dalla sua impreparazione, cominciò a presentarsi come lady Gresha MacLeod. Raccontava di essere figlia di una sacerdotessa indiana e di essere cresciuta in un tempio di Shiva. [...] La decisione di esibirsi solo nelle case private, probabilmente l'unica scelta possibile data la sua impreparazione tecnica, aveva accentuato l'esotico alone di mistero di cui amava circondarsi. Meno esigente degli artisti, l'alta società era rimasta colpita da quella donna alta e sottile, con gli occhi vivi e ardenti sotto la massa di capelli scuri. Un testimone evoca la sua linea superba e il suo portamento nobile, semplice e pieno di personalità. Era l'incarnazione delle femme fatale che gremivano i quadri e i romanzi dell'epoca, era la Salomé seminuda e ingioiellata di Gustave Moreau.[1]
Luisa Casati
[modifica]- «Voglio essere un'opera d'arte vivente» aveva dichiarato la marchesa Casati. E ci riuscì. Il suo corpo diventò una statua. Il suo viso un quadro. La sua conversazione una recitazione. Non ebbe abiti ma costumi. (p. 32)
- Luisa Casati interpretò magistralmente la femme fatale, ipnotizzò gli uomini dosando audacemente l'abisso nero del suo sguardo e quello bianco della sua nudità. Però non rovinò nessun amante. Nessuno si suicidò davanti alla sua porta. A parte quello mai concluso con il Vate, i suoi amori rimasero al margine della sua eccezionale esistenza. (p. 33)
- I suoi balli in maschera erano dei trionfi. Una notte scelse come salotto tutta Piazza San Marco. Lei poteva apparire travestita da Cagliostro o da serpente o passeggiare nuda in giardino, spiegando candidamente: «Io sono la Verità!». Ma anche il nudo era per lei un costume. (p. 33)
Note
[modifica]- ↑ Da Gli ultimi giorni di Mata Hari, UTET, e-book 2015, pp. 7-8. ISBN 978-88-511-3547-8
Bibliografia
[modifica]- Giuseppe Scaraffia, Luisa Casati, in AA.VV., Italiane. Dall'Unità d'Italia alla prima guerra mondiale, vol. I, Dipartimento per l'informazione e l'editoria, Roma, 2004, pp. 32-34.
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