Henry Howard, conte di Surrey

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Henry Howard in un ritratto di Hans Holbein il Giovane (1542 circa)

Henry Howard, conte di Surrey (1517 – 1547), nobile, politico e poeta inglese.

Citazioni su Henry Howard[modifica]

David Hume[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Surrey era più destro cortigiano, e sebbene pochi più di lui partecipassero nel sistema economico del re defunto [Enrico VII], nondimeno sapeva benissimo uniformarsi all'umore del suo nuovo padrone, e nessuno lo superò nel promuovere l'amore della liberalità, del piacere e della magnificenza, che si scorgeva nel giovane monarca [Enrico VIII]. Per tal modo entrò destramente in grazia al re; trasse, quanto gli altri cortigiani, partito dall'indole prodiga del medesimo, e lo avviò talmente sulla carriera de' passatempi e dell'ozio, che lo rese trascurante del maneggio delle cose, e propenso ad abbandonare le redini del governo a’ suoi ministri.
  • Era Surrey un giovane d'altissima speranza, e distinto per quelle doti che s'addicono all'uomo di lettere, al cortegiano ed al soldato. Esperto in tutti gli esercizi ginnastici allora in uso, animatore delle belle arti con ogni mezzo di protezione e d'incoraggiamento dato coll'esempio, egli s'era con buon esito provato in poetiche composizioni, e come peccava dello spirito romanzesco del secolo, aveva celebrato le lodi delle sue belle colla penna, colla lancia, nelle mascherate e ne' tornei. L'ambizione e lo spirito agguagliavano in lui il grado e l'ingegno; ma poco ei si curava di condursi secondo le regole di una cauta riservatezza, siccome esigeva la sua situazione.
  • Fu accusato di mantenere fra i suoi famigliari alcuni Italiani sospetti di spionaggio. Avendo un suo attenente, mandato in Italia, fatto visita al Cardinal Polo[1], sopra di lui cadde sospetto di tenere corrispondenza con quell'odioso prelato. Si aggiunse ch'egli avea incastrato nel suo sistema[2] l'arme d'Edoardo il Confessore, e si disse perciò sospetto di aspirare alla corona; sebbene sia da notare che egli e i suoi antenati lo avevano fatto palesemente per molti anni, autorizzati dall'ufficio araldico. Tali si erano i delitti pei quali un consesso di giurati sentenziò reo di fellonia il conte di Surrey, malgrado la sua spiritosa ed eloquente difesa; e s'esegui subito la condanna.

Note[modifica]

  1. Reginald Pole, italianizzato in Reginaldo Polo.
  2. Stemma araldico.

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