Hiroshi Hamaya

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Hiroshi Hamaya nel 1973

Hiroshi Hamaya (1915 – 1999), fotografo giapponese.

Citazioni di Hiroshi Hamaya[modifica]

  • Fu nel marzo del 1930 che feci la mia prima fotografia. Ricordo bene la data perché ho ancora il diario di quel tempo. Fotografai prima i familiari, poi i vicini di casa, gli amici, la ricostruzione dei quartieri danneggiati dal terremoto del 1923, la festa della ricostruzione nel quartiere di Ueno, il corteo organizzato dal giornale Asahi e la sfilata mascherata dei bambini. In luglio di quell'anno andai anche alla spiaggia Shonai e Oiso. Mi abituai a fotografare la mia famiglia perché è un soggetto facile per i principianti e rimane come ricordo. Poi fotografai i vicini di casa e mostrai loro le fotografie fatte per chiedere la loro opinione ed essere apprezzato.[1]
  • Il poeta Daigaku Horiguchi aveva 54 anni quando lo incontrai per la prima volta. Egli aveva contribuito molto alla formazione della poesia moderna giapponese. Anche in quel periodo scriveva attivamente poesie e nel mondo della letteratura giapponese occupava un posto importantissimo. Visse con grande sofferenza il periodo sconvolgente del dopoguerra, stando nel suo piccolo paese coperto di neve lontano da Tokio.[1]
  • Negli anni trenta l'occupazione della Manciuria portò alla guerra tra Giappone e Cina. Il destino trascinava il Giappone alla guerra. Mentre io passavo sempre ogni giorno a fotografare come prima. La mia vita era la fotografia. Lavoravo a Tokio in un ambiente molto attraente per i giovani.[1]

Note[modifica]

  1. a b c Citato in Fotografo del cielo, in I grandi fotografi. Hiroshi Hamaya, Gruppo Editoriale Fabbri, Milano, 1982, pp. 4-6.

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