Il bianco sole del deserto
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Il bianco sole del deserto
Titolo originale |
Белое солнце пустыни |
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Lingua originale | russo |
Paese | Unione Sovietica |
Anno | 1970 |
Genere | azione |
Regia | Vladimir Jakovlevič Motyl' |
Sceneggiatura | Valentin Ežov, Rustam Ibragimbekov, Mark Zacharov |
Interpreti e personaggi | |
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Il bianco sole del deserto, film sovietico del 1969, regia di Vladimir Jakovlevič Motyl'.
E vi dirò, inoltre, carissima Katerina Matveevna... che mi apparite come un candido cigno, che scivola via per conto suo, va dove vuole, o per qualche... sua incombenza e per la gioia mi si ferma il respiro, come se qualcuno avesse sparato una botta di cannone. (Fëdor)
Frasi
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- Sappiate, gentile Ekaterina Matveevna, che le battaglie di classe per oggi, in generale, sono concluse e l'ora della liberazione mondiale è suonata. E così è arrivato il momento di tornare a casa per costruire una nuova vita nella terra cara al mio cuore. (Fëdor)
- S'è completamente imbestialito, Abdullah il Nero. Non risparmia nessuno. Fossimo arrivati un po' più tardi, le avrebbe strozzate tutte. (Raсhimov)
- L'oriente è una faccenda sottile. (Fëdor)
- Ai cavalli! Compagne donne, non abbiate paura! La faremo finita col vostro marito-sfruttatore; voi intanto siete a disposizione del compagno Suchov! Lui vi darà mangiare e vi difenderà! È una brava persona. (Raсhimov)
Dialoghi
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- Pavel: Hai visto i pavoni in giardino?
Fëdor: Li ho visti.
Pavel: Per loro ho dato in cambio... la mia divisa. Petrucha...?
Petrucha: Non bevo.
Pavel: Fai bene. Anch'io finisco questa e smetto. Bevi. Siediti. Mi va proprio a fagiolo, il tuo Petrucha.
Fëdor: Me la dai la mitragliatrice?
Pavel: Stai aspettando Abdullah?
Fëdor: Già.
Pavel: Sai, Suchov, un tempo c'era la dogana. E c'erano i contrabbandieri. Ora, niente più dogana e niente contrabbandieri. ln altre parole, vivo in pace con Abdullah. Per me è lo stesso: o i bianchi, o i rossi, o Abdullah, o tu. Ma se venissi con te, allora sarebbe un'altra cosa.
Fëdor: E cosa te lo impedisce? Andiamo.
Petrucha: Andiamo...
Pavel: Andiamo.
Fëdor: Buon giorno.
Nastasia: Salve.
Pavel: Ragazzi...
Fëdor: Torna indietro. - Pavel: È da un pezzo che non ti vedevo.
Abdullah: Già.
Pavel: Sempre in migrazione, in giro a sparare?
Abdullah: Sono diventato vecchio, pigro. Ricordi com'ero?
Pavel: Altri tempi. I tuoi uomini... vogliono forse pagare?
Abdullah: C'è un amico che s'è nascosto e non esce.
Pavel: Fëdor, Petrucha è con te?
Fëdor: Petrucha l'hanno ammazzato, Pavel Artemič. Lo ha accoltellato Abdullah.
Nastasia: Pasha!
Abdullah: Vieni! Una buona moglie e una buona casa; che altro serve in vecchiaia? - Pavel: Senti, Abdullah? Non è un po' troppa la mercanzia? E tutta senza tasse?
Abdullah: Non c'è nessuno alla dogana. Non si sa chi pagare. Vuoi che paghiamo in oro?
Pavel: Tu mi conosci, Abdullah... lo non prendo bustarelle. Mi dispiace per la patria.
Abdullah: Aristarch, mettiti d'accordo con la dogana.
Buondì e buon umore. Buon giorno, preziosa Katerina Matveevna. Non abbiatevene a male per il ritardo. Si vede che è destino. Tuttavia, non si prevede più niente del genere. Mi affretto a comunicarvi che sono vivo, sto bene e vi auguro altrettanto. (Fëdor)
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