Io e Caterina
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Io e Caterina
Titolo originale |
Io e Caterina |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1980 |
Genere | commedia, satirico |
Regia | Alberto Sordi |
Soggetto | Rodolfo Sonego |
Sceneggiatura | Alberto Sordi, Rodolfo Senego |
Produttore | Fulvio Lucisano |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Io e Caterina, film italiano del 1980 con Edwige Fenech e Alberto Sordi, regia di Alberto Sordi.
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Enrico: Una multinazionale di quel genere l'hanno messa in mano di una donna, e pure così giovane?
Arturo: Eh sì, giovane e pure molto bella.
Enrico: E come si chiama?
Arturo: Edilson.
Enrico: Edilson Pamela? Ma non è per caso quella stangona con gli occhi di giada che una volta stava in amministrazione?
Arturo: Ma sì, l'hai conosciuta l'anno scorso quando sei venuto qui. Ma non ti ricordi che te la sei portata anche in albergo a cena?
Enrico: Sì, a cena..., a letto me la so' portata, Artù.
- Enrico: Teresa! Teresa!
Teresa: Ben tornato, dottore.
Enrico: E ben tornato dottore, e ciò le valigie in mano, e vienme a prende' le valigie.
Teresa: Che è, alza pure la voce 'mo?
- Enrico: Sono libero, e tu finalmente puoi venire a vivere a casa mia.
Claudia: E devo lasciare l'ufficio?
Enrico: No cara, perché? Puoi continuare a lavorare in ufficio per me. Vuol dire che la sera stacchi un'ora prima, vai a casa e prepari tutto: un bagno caldo, un aperitivo, una bella cenetta.
Claudia: E magari dopo cena lavo i piatti, la biancheria, stiro le camicie. E così tu con un solo stipendio hai un'amante, una segretaria e una cameriera.
Enrico: No, non preoccuparti cara, dato che al momento sei la mia donna e vieni a vivere con me, non mi sembra di buon gusto darti uno stipendio.
Claudia: Ma vaffanculo!
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