Jacques Attali

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Jacques Attali nel 2010, al MART di Rovereto

Jacques Attali (1943 – vivente), economista, scrittore e banchiere francese.

Citazioni di Jacques Attali[modifica]

  • Gli elettori di Marine Le Pen sperano nel ritorno a un'epoca che non esiste più, e che non potrà mai più tornare. Il mondo interconnesso è una realtà irreversibile.[1]
  • In questa fase degli equilibri internazionali, molti hanno interesse a distruggere il polo di potere rappresentato dall'Unione Europea. Andrebbe a vantaggio delle altre sfere di influenza, e per ogni singolo Paese europeo sarebbe una catastrofe.[1]
  • La luce che crediamo di vedere alla fine del tunnel sarà quella della locomotiva che sta per investirci.[2]
  • La rete crea solidarietà che sono molto pericolose per le forze di mercato. Il mercato si fonda sull'apologia dell'individuo. La rete vi si oppone: è uno strumento di formazione dell'interesse collettivo, di ciò che si può inventare, creare, scoprire, fare insieme.[3]
  • [Riguardo all'incidenza del debito pubblico italiano sul Prodotto interno lordo e all'urgenza di ridimensionare la portata del problema] [...] la situazione dell'Italia è resa ancor più preoccupante dal fatto che la popolazione non sembra essere in grado, quando sarà il momento, di rispondere agli sforzi richiesti per diminuire drasticamente il livello del debito pubblico. [...] Nel 2016, la Repubblica italiana avrà settant'anni, l'età della maturità e della saggezza per ogni regime politico in Europa. In confronto, nessuna Costituzione francese è durata di più. Se non ci si muove in tempo, l'Italia si ritroverà irrimediabilmente sprofondata in una crisi d'identità, e verrà cancellata dalla scena mondiale.[4]

Attribuite[modifica]

  • E cosa credeva la plebaglia europea, che l'Euro fosse stato fatto per la loro felicità?[5]

Incipit di Gandhi: Il risveglio degli umiliati[modifica]

Mai la violenza è stata più minacciosa e multiforme di oggi. Mai l'azione e le idee di Mohandas Gandhi (Mohandās Karamcand Gāndhī), che l'ha combattuta col sorriso sulle labbra, fino a morirne, sono state più attuali.
Ben pochi hanno lasciato una traccia tanto forte nella storia umana, attraversando con dolcezza un secolo di barbarie, tentando di far ragionare i mostri peggiori, facendo del proprio sacrificio un mezzo per condurre gli altri all'introspezione, rivelando che l'umiliazione è il vero motore della Storia, praticando la sola utopia che permette di sperare nella sopravvivenza della specie umana: quella della tolleranza e della nonviolenza. La sua lezione ha cambiato il XX secolo e l'India. Bisognerà recepirla, se vogliamo che l'umanità sopravviva al XXI.

Note[modifica]

  1. a b Da un'intervista di Stefano Montefiori, Attali: ho scoperto io Macron e ora vi svelo come governerà, Corriere.it, 24 aprile 2017.
  2. Da La luce in fondo al tunnel, Internazionale, n. 964, 31 agosto 2012, p. 15.
  3. Dall'intervista in Florent Latrive e Laurent Maurica, Il cittadino navigatore, Internazionale, n. 242, 24 luglio 1998, p. 45.
  4. Da Come finirà? L'ultima chance del debito pubblico.
  5. Durante un incontro privato con Alain Parguez come riportato dallo stesso Parguez; citato in Paolo Barnard, Il più grande crimine. Ecco cos'è accaduto veramente alla democrazia e alla ricchezza comune. E a vantaggio di chi, ottobre 2011, p. 75.

Bibliografia[modifica]

  • Jacques Attali, Come finirà? L'ultima chance del debito pubblico, Fazi editore, 2010. ISBN 978-88-6411-225-1
  • Jacques Attali, Gandhi: Il risveglio degli umiliati, traduzione di Francesca Minutiello, Fazi Editore, 2011. ISBN 9788864111537

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