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Jacques Lemarchand

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Jacques Lemarchand (1908 – 1974), scrittore francese.

Stefania

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Amavo il suo modo di soffrire, arido, nudo. Lo guardavo soffrire come un buon cattolico deve guardare un eretico sul rogo: con curiosità appassionata e il senso di giustizia che si compie. Il compiersi di una cosa atroce ma giusta genera sempre un sentimento profondo di necessità. Ho molto riflettuto alla calda soddisfazione che mi colmava ogni volta che vedevo Jacques con l'aria assente, lo sguardo vuoto, i muscoli della mascella in continuo gioco. Sapevo allora che soffriva ed ero sempre ugualmente sorpreso della estrema gioia che ne provavo.

Citazioni

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  • Niente è meno romantico della sofferenza di uno solo, quando essa non è la sua felicità. (p. 53)
  • Non c'è salvezza nel furore, quando esso si volge contro l'universo. (p. 70)

Incipit di Parentesi

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Dominique viaggiava con il Vescovo in borghese, l'Intellettuale Stanco e la Donna Adultera. Aveva esitato fino al momento della partenza tra lo scompartimento della Ruffiana e del Professore di Psicologia e quello del Gran Nervoso, della Giovane Oca e della Madre della Giovane Oca che aveva la testa di Volpe. Ma era apparsa l'Adultera. Aveva scelto lo scompartimento del Vescovo in borghese. La sua aria leggermente traviata e il colpevole profumo avevano deciso Dominique. L'aveva seguita, l'aveva aiutata a mettere a posto le voluttuose valigie e aveva solo dovuto chiederle il permesso di fumare per vedere le colpevoli labbra aprirsi ancora una volta a parole di consenso. L'Adultera si sfilò i guanti mettendo a nudo le mani peccatrici, abbronzate dalla complicità del sole: aveva un cerchio pallido intorno all'anulare sinistro. Ormai fin troppo certo, D. l'abbandonò a tutte le triviali banalità dell'adulterio.

Bibliografia

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  • Jacques Lemarchand, Stefania (Geneviève), traduzione di Maria Luisa Fagioli, Medusa, Arnoldo Mondadori Editore 1953.
  • Jacques Lemarchand, Parentesi (Parenthèse), traduzione di Maria Luisa Fagioli, Medusa, Arnoldo Mondadori Editore 1953.

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