Jacques Séguéla

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Jacques Séguéla (1934 – vivente), pubblicitario francese.

Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario... Lei mi crede pianista in un bordello[modifica]

Incipit[modifica]

Jimmy Carter è diventato presidente degli Stati Uniti vendendo noccioline. Io sono diventato pubblicitario vendendo pillole per il fegato. Le pillole Carter.
Il mestiere di presidente della Repubblica e quello di pubblicitario hanno in comune di non richiedere né studi né diplomi. Tutto conduce alla pubblicità. Prova ne sia che io ci sono arrivato nientemeno che dalla botanica. Un po' mio malgrado.

Citazioni[modifica]

  • La pubblicità non sceglie per nessuno. Permette di scegliere meglio. E basta.
  • La pubblicità è l'acceleratore del meglio e del peggio senza che nulla possa arrestare la velocità presa.
  • Cosa dice Mammouth per giornate intere? Straccio i prezzi. Guardate, invece, Marlboro. È una sigaretta che, alla prima tirata, vi trasforma in un cow-boy. È qui la magia della nostra arte.
  • Il pubblicitario deve essere pronto a diffondere tutte le informazioni tranne quelle che considera false e indegne.
  • Il mio mestiere non è di avere opinioni, ma di avere delle idee.
  • Imparare, è vivere. Sapere, è morire.

Citazioni su Jacques Séguéla[modifica]

  • Séguéla rappresenta il capostipite di una tendenza più recente della pubblicità quando, soprattutto per il peso crescente della pubblicità televisiva, attrarre l'attenzione sembra diventato un must prioritario su tutto. La pubblicità deve divenire spettacolo. (Giampaolo Fabris)
  • I giovani sono pallidi e inquieti, mentre i vecchi sono abbronzati e sorridenti (essendo la pensione di questi ultimi pagata dai primi). Assomigliare a Jacques Séguéla, è questo che vuoi? Gli UVA finiranno per arrostirti. (Frédéric Beigbeder)

Bibliografia[modifica]

  • Jacques Séguéla, Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario... Lei mi crede pianista in un bordello (Ne dites pas à ma mère que je suis dans la publicitè... Elle me croit pianiste dans un bordel, 1979), traduzione di Paolo Grimaldi, Lupetti, Milano, 1986.

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