João Magueijo

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João Magueijo (2005)

João Magueijo (1967 – vivente), cosmologo portoghese.

Idee alternative per il cosmo[modifica]

  • Le teorie cosmologiche più accettate, come quella dell'inflazione, si basano su un assunto cruciale: che la velocità della luce e altri parametri fisici fondamentali abbiano avuto sempre lo stesso valore (dopo tutto, sono chiamati costanti). Questo postulato ha costretto i cosmologi ad accettare l'inflazione e tutte le sue fantastiche implicazioni. E, sicuramente, gli esperimenti indicano che le presunte costanti non stanno cambiando a vista d'occhio. Ciononostante, il loro valore è stato verificato solo per l'ultimo miliardo di anni circa, e postularne la costanza sull'intera vita dell'universo comporta una estrapolazione enorme. Potrebbero le presunte costanti essere in realtà cambiate nel tempo in un universo generato dal bing bang, così come hanno fatto la temperatura e la densità? (p. 54)
  • Al cuore dell'inflazione c'è il cosiddetto problema dell'orizzonte della cosmologia del big bang, che nasce da un fatto molto semplice: in ogni dato momento, la luce – e quindi qualsiasi interazione – può aver percorso solo una distanza finita dal momento del big bang. Quando l'universo era vecchio di un anno, per esempio, la luce poteva essersi propagata solo per un anno luce (all'incirca). L'universo è quindi frammentato in orizzonti, i quali demarcano regioni che non possono ancora vedersi l'una con l'altra.
    La miopia dell'universo è enormemente irritante per i cosmologi, poiché preclude spiegazioni fisiche – vale a dire basate su interazioni fisiche – per misteri come quello dell'uniformità dell'universo primordiale. [...].
    L'inflazione aggira questo problema in modo attraente. La sua intuizione chiave è che per un onda luminosa in un universo in espansione la distanza dal punto di partenza è maggiore dello spazio percorso, perché l'espansione stessa continua a stirare lo spazio. (pp. 54-55)
  • La teoria inflazionaria postula che l'universo primordiale si sia espanso così velocemente che regioni a prima vista disgiunte possono in realtà essere state in comunicazione e aver raggiunto una densità e una temperatura comuni, prima di ritrovarsi di nuovo separate alla fine dell'espansione inflazionaria. (p. 55)
  • Non ci vuole molto per comprendere che lo stesso risultato [della teoria inflazionaria] poteva essere ottenuto semplicemente ammettendo che la luce si propagasse più velocemente nell'universo primordiale di quanto non faccia oggi. Una luce più veloce potrebbe aver messo in contatto un mosaico di regioni altrimenti disgiunte, permettendo loro di uniformarsi. Quando poi a velocità della luce diminuì, le regioni si persero di vista. (p. 55)

Bibliografia[modifica]

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