Judith Michael

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Judith Michael, pseudonimo di due scrittori statunitensi, moglie e marito, Judith Barnard e Michael Fain.

Incipit di alcune opere[modifica]

Un certo sorriso[modifica]

Miranda Graham e Yuan Li s'incontrarono nell'aeroporto di Pechino, quando lui comparve quasi dal nulla per sottrarla alla folla vociante che la urtava da ogni lato.[1]

Una sola passione[modifica]

Il motore tossicchiò. Valerie distolse lo sguardo dalla foresta a mille metri più sotto per guardare Carlton, seduto accanto a lei al posto del pilota. «Hai sentito?»
«Che cosa?» domandò lui, accigliato.
«Il motrore.»
«A me sembra normale. Ci sarà della condensa nella pompa di alimentazione.» Fece scattare degli interruttori sul pannello degli strumenti, quindi ripiombò nelle proprie riflessioni.
«Sei sicuro? A me non sembrava.»
«Da quando in qua ti intendi di motori?» scattò lui. «L'aereo è stato revisionato da cima a fondo quando siamo venuti qui, quattro giorni fa.»
«Perché sei così nervoso, Carl? Che cosa ti prende? È da stamattina che hai il muso. Hai voluto partire tre giorni prima del previsto e non mi hai ancora detto perché.»
«Tu e gli altri potevate restare. Nessuno vi ha costretto ad accompagnarmi. Non vi volevo neppure.»
«Me ne sono resa conto», ribatté lei, asciutta. «Perché credi che abbia tanto insistito per venire? Stai andando a un appuntamento con qualche donna misteriosa di cui non mi vuoi parlare?»

Note[modifica]

  1. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Judith Michael, Una sola passione (A Rulling Passion), traduzione di Olivia Crosio, Sperling & Kupfer Editori, Milano 1991.

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