Julia Heaberlin

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Julia Heaberlin (... – vivente), scrittrice statunitense.

Gli occhi neri di Susan[modifica]

Incipit[modifica]

‎Ho perso trentadue ore della mia vita.
Lydia, la mia migliore amica, mi dice di pensare a queste ore come a vecchi vestiti in fondo a un armadio buio. Chiudi gli occhi. Apri l'anta. Rovista. Cerca.

Citazioni[modifica]

  • È il mio diciassettesimo compleanno e sulla torta le candeline sono accese. Le fiammelle mi invitano a fare in fretta. Penso a quei gelidi cassetti di metallo pieni di margherite gialle, della varietà che chiamano Black-Eyed Susan, “Susan dagli occhi neri”, per via di quel bottone scuro, quella specie di occhio, al centro dei petali. Per quanto continui a sfregare, non riesco a togliermi di dosso il loro profumo, anche dopo molte docce.
    Sii felice.
    Esprimi un desiderio.

    Mi stampo un sorriso in faccia e mi concentro. Tutti in questa stanza mi amano e mi vogliono a casa.
    Ho buone speranze per la vecchia Tessie.
    Fa' che quei ricordi non tornino mai più.
    Chiudo gli occhi e soffio sulle candeline.
  • Una volta mio nonno mi ha detto che Dio mette i tasselli al posto sbagliato per tenerci impegnati a risolvere i puzzle, e al posto giusto per non farci mai dimenticare che esiste un Dio.
  • Di tutte le Susan che popolano la mia testa, Merry è la meno bisognosa, quella con meno accuse. Perché è la più colpevole di tutte.

Bibliografia[modifica]

  • Julia Heaberlin, Gli occhi neri di Susan, traduzione di Marianna Cozzi e Angela Ricci, Newton Compton Editori, Milano, 2017. ISBN ‎ 882270021X

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