Vai al contenuto

Katarina Mazetti

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Katarina Mazetti

Katarina Mazetti (1944 – vivente), scrittrice e giornalista svedese.

Incipit di alcune opere

[modifica]

Il tizio della tomba accanto

[modifica]
Chi prende le parti dei morti?
Chi veglia sui loro diritti,
ascolta i loro problemi
e innaffia le loro piante?

Da me vi conviene stare alla larga!
Una donna sola, affranta, con una vita sentimentale senza dubbio strana. Chi lo sa cosa combinerò alla prossima luna piena?
Avete letto Stephen King, no?
Sono seduta su una vecchia panchina verde scuro davanti alla tomba di mio marito, a guardare quella lapide che mi dà sui nervi.

La tomba di famiglia

[modifica]

Probabilmente è stata una fortuna che quella prima notte, quando sono uscito dall'appartamento di Desirée veleggiando a un palmo da terra, sia finito a gambe all'aria. Sono scivolato giù per diversi gradini, puntellandomi con il gomito contro il muro – ahi, miseriaccia! – e mi sono ritrovato su un ginocchio sul pianerottolo, con l'altra gamba in un'angolazione strana. Mi è sembrato di sentire uno scricchiolio sinistro.
La porta dell'appartamento sotto quello di Desirée si è aperta e un signore in vestaglia si è affacciato scrutando sospettoso verso le scale, dove io mi trovavo per l'appunto inginocchiato. Sentivo un male tale da dovermi mordere il labbro per non gemere, ma volendo tranquillizzarlo e convincerlo che non ero un pericolo pubblico gli ho rivolto un inchino contegnoso. Ecco a voi Benny, lo Sfigato Nazionale. Ha richiuso la porta e ho sentito che la sprangava a doppia mandata, con il chiavistello. Deve aver pensato che fossi un membro di una qualche strana setta religiosa, un testimone di Geova all'ennesima potenza che si fermava sulle scale per un attimo di raccoglimento ancora prima di tentare di reclutare adepti. Santo cielo.

Taci! Sei morto!

[modifica]

La sua risata stridula e cattiva echeggiò nella stanza da quattro grandi altoparlanti e riempì l'aria viziata dello studio di trasmissione finché non fu assorbita dal rivestimento insonorizzante delle pareti.
Una volta, due, tre.
E poi, quella caratteristica lunga inspirazione sibilante tra una risata e l'altra. In passato aveva avuto dei problemi di asma. Mi portai le mani alle orecchie e appoggiai la fronte alle ginocchia, stringendo le palpebre fino a vedere lampi bluastri.
«Taciiiii!».
Ma non era possibile chiudere fuori quel rumore: le vibrazioni penetravano nelle ossa.
La risata echeggiò di nuovo: una volta, due, tre.
Mi rizzai a sedere di scatto e gridai finché non mi s'incrinò la voce:
«TACI!
SEI MORTO!
SEI MORTO!
SEI MOOOOORTO!».
E di colpo scese un silenzio assordante.

Bibliografia

[modifica]
  • Katarina Mazetti, Il tizio della tomba accanto, traduzione di Laura Cangemi, Elliot Edizioni, 2010. ISBN 9788861922037
  • Katarina Mazetti, La tomba di famiglia, traduzione di Laura Cangemi, Elliot Edizioni, 2011. ISBN 9788861922433
  • Katarina Mazetti, Taci! Sei morto!, traduzione di Laura Cangemi, Elliot Edizioni, 2012. ISBN 9788861922723

Altri progetti

[modifica]