L'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica
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L'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica.
- È insufficiente e riduttivo pensare che l'impegno sociale dei cattolici possa limitarsi ad una semplice trasformazione delle strutture, perché se alla base non vi è una cultura in grado di accogliere, giustificare e progettare le istanze che derivano dalla fede e dalla morale, le trasformazioni poggeranno sempre su fragili fondamenta.
- Il Magistero della Chiesa non vuole esercitare un potere politico né eliminare la libertà di opinione dei cattolici su questioni contingenti. Esso intende invece – come è suo proprio compito – istruire e illuminare la coscienza dei fedeli, soprattutto di quanti si dedicano all'impegno nella vita politica, perché il loro agire sia sempre al servizio della promozione integrale della persona e del bene comune.
- La Chiesa insegna che non esiste autentica libertà senza la verità.
- La fede non ha mai preteso di imbrigliare in un rigido schema i contenuti socio-politici, consapevole che la dimensione storica in cui l'uomo vive impone di verificare la presenza di situazioni non perfette e spesso rapidamente mutevoli.
- La marginalizzazione del Cristianesimo, d'altronde, non potrebbe giovare al futuro progettuale di una società e alla concordia tra i popoli, ed anzi insidierebbe gli stessi fondamenti spirituali e culturali della civiltà.
Bibliografia
[modifica]- Congregazione per la dottrina della fede, Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, Paoline Editoriale Libri, 2003.
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