La Rosa Bianca - Sophie Scholl

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La Rosa Bianca - Sophie Scholl

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Titolo originale

Sophie Scholl - Die letzten Tage

Lingua originale tedesco
Paese Germania
Anno 2005
Genere storico, drammatico
Regia Marc Rothemund
Soggetto Fred Breinersdorfer
Sceneggiatura Fred Breinersdorfer
Produttore Fred Breinersdorfer, Christoph Müller, Marc Rothemund, Sven Burgemeister
Interpreti e personaggi

La Rosa Bianca – Sophie Scholl, film tedesco del 2005 con Julia Jentsch, regia di Marc Rothemund.

Frasi[modifica]

  • I nazisti non perdono tempo. (Hans Scholl)
  • Il vento ha i nostri sogni. (Sophie Scholl)
  • [Rivolto a Sophie] Perché siete così convinta di idee che non hanno fondamento? (Mohr)
  • [Parlando dei malati mentali] Si tratta solo di esseri inferiori. (Mohr)
  • [Rivolta a Mohr] Quello che sto dicendo comprende la realtà, la decenza e Dio! (Sophie Scholl)
  • [Rivolta ancora a Mohr] Io non rinnego nulla, siete voi che vedete il mondo in modo sbagliato. (Sophie Scholl)
  • Il sole è meraviglioso. (Sophie)
  • Forti nello spirito, teneri nel cuore, diceva mio fratello. (Sophie Scholl)
  • Il bambino che simboleggia le nostre idee è sopravvissuto. (Sophie)
  • Il popolo superiore vorrebbe Dio, conoscenza, compassione. (Sophie)
  • Non è stato tutto inutile. (Hans Scholl)
  • [Prima della sua morte imminente, mentre è ammanettata dagli esecutori] Il sole splende ancora. (Sophie)

Dialoghi[modifica]

  • Christoph Probst: Scrivere di notte sui muri è già molto rischioso. Ma distribuire quei volantini in pieno giorno è una follia.
    Hans Scholl: Adesso dobbiamo agire! Adesso dobbiamo fare insorgere la città![1]
    Christoph Probst: Dopo Stalingrado l'Università è piena di informatori nazisti!
    Alexander Schmorell: Sì, ma quando arriveranno i Bolscevichi li sbatteranno fuori a calci.
    Christoph Probst: Io non spererei che i Russi arrivino prima degli Americani. E poi tu li odi, i Bolscevichi! Hans, questa è una follia. Non farlo.

Interrogatorio di Sophie Scholl[modifica]

  • Robert Mohr: Mi chiedo come mai vostro padre vi abbia permesso di entrare nella Lega delle Ragazze Tedesche.
    Sophie Scholl: Lui non ha mai influenzato le nostre scelte.
    Robert Mohr: [Ridendo] Tipico dei democratici... Ma voi perché vi siete iscritta?
    Sophie Scholl: Dicevano che Hitler avrebbe donato alla Patria gloria, fortuna e benessere, e che avrebbe assicurato a tutti un lavoro e del cibo, perché fossero liberi e felici.
  • Robert Mohr: Allora signorina, secondo i nostri calcoli la cosiddetta Rosa Bianca sarebbe riuscita a procurarsi ben diecimila fogli e duemila buste da lettera soltanto nel mese di gennaio: chi se ne occupava?
    Sophie Scholl: Io e mio fratello.
    Robert Mohr: Potrebbe anche essere vero. Dei primi quattro volantini c'erano solo cento copie. Ma mi saprebbe spiegare com'è possibile che voi e vostro fratello siate riusciti a stampare migliaia di copie dell'ultimo e poi a distribuirle ovunque???
    Sophie Scholl: Abbiamo lavorato giorno e notte.
    Robert Mohr: I miei complimenti. Dopo le lezioni che frequentavate assiduamente?
    Sophie Scholl: Sì. Dovevamo far credere che la resistenza avesse delle ampie basi.
  • Mohr: A cosa dovrei affidarmi se non alla legge?
    Sophie: Alla coscienza.

Note[modifica]

Voci correlate[modifica]

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