Lawrence Osborne

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Lawrence Osborne

Lawrence Osborne (1958 – vivente), scrittore britannico.

Incipit di alcune opere[modifica]

Bangkok[modifica]

Qualche anno fa vivevo in un quartiere che si chiama Wang Lang. Da dove siedo adesso, con davanti agli occhi i treni per Manhattan che sfrecciano sul ponte di Brooklyn, il mio terrazzo sul fiume a Bangkok sembra un paradiso perduto, per sempre.

Cacciatori nel buio[modifica]

Arrivò al confine quando la luce stava calando. C'erano gli ultimi migranti che trascinavano scatole legate con lo spago, i giocatori dei casinò scesi dai pullman con l'aria condizionata, e gli esuli in giornata scaricati dai minivan di ritorno con i loro forni a microonde e i lettori DVD.

Il regno di vetro[modifica]

Quando si alzarono i venti del monsone, ai piani alti del Kingdom le piogge iniziarono a scrosciare appena prima dell'alba. In lontananza risuonarono le cannonate della tempesta. Dall'appartamento con le grandi finestre scorrevoli aperte Sarah percepì le folate persino dormendo; i gechi a caccia sulle pareti si sparpagliarono, puntando verso il soffitto, più ombroso.

L'estate dei fantasmi[modifica]

In cima al monte, sul versante che dava sul porto, nelle aride mattine di giugno i Codrington dormivano fino a tardi nella loro villa, all'ombra dei cipressi e delle tende da sole allungate sopra le porte. Distesi nel fasto avvolgente dei pigiami, fra icone bizantine e quadri di capitani idrioti, non sapevano che la figlia, Naomi, aveva preso l'abitudine di andare al mare presto e che si vestiva al fresco di camera sua un'ora prima dell'alba, semiriflessa nello specchio del comò.

La ballata di un piccolo giocatore[modifica]

Verso la mezzanotte di lunedì arrivo al Greek Mythology di Taipa; ci gioco nelle notti in cui non ho dove altro andare, quando sono stanco di Fernando's, del Clube Militar e degli alberghetti-bordello di República. Mi piace perché le celebrità della TV cinese non ci vanno e perché mi conoscono di vista.

Nella polvere[modifica]

Videro l'Africa solo alle undici e mezzo. Si diradò la foschia; i motoscafi dei milionari europei saltarono fuori dal nulla fra bandiere di Sotogrande e sfavillii di bicchieri da cocktail. Rianimati dall'idea di casa, i migranti del ponte superiore si caricarono i borsoni in spalla e l'espressione angosciata sui loro visi cominciò a dissolversi.

Bibliografia[modifica]

  • Lawrence Osborne, Bangkok, traduzione di Matteo Codignola, 2009. Adelphi. ISBN 9788845924101
  • Lawrence Osborne, Cacciatori nel buio, traduzione di Mariagrazia Gini, Adelphi, 2017. ISBN 9788845932007
  • Lawrence Osborne, Il regno di vetro, traduzione di Mariagrazia Gini, Adelphi, 2022. ISBN 9788845937002
  • Lawrence Osborne, L'estate dei fantasmi, traduzione di Mariagrazia Gini, Adelphi, 2020. ISBN 9788845934933
  • Lawrence Osborne, La ballata di un piccolo giocatore, traduzione di Mariagrazia Gini, Adelphi, 2018. ISBN 9788845933127
  • Lawrence Osborne, Nella polvere, traduzione di Mariagrazia Gini, Adelphi, 2021. ISBN 9788845936012

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