Le ricette della signora Toku
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Le ricette della signora Toku
Titolo originale |
あん An lett. "Pasta di fagioli dolce" |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2015 |
Genere | drammatico |
Regia | Naomi Kawase |
Soggetto | Durian Sukegawa |
Sceneggiatura | Naomi Kawase |
Produttore | Koichiro Fukushima, Yoshito Oyama, Masa Sawada |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Le ricette della signora Toku, film giapponese del 2015, scritto e diretto da Naomi Kawase, basato sull'omonimo romanzo di Durian Sukegawa.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Vede giovanotto, l'An va... va preparata con il cuore. (Toku)
- Sa veramente, io il telefono non ce l'ho. A me scrivere lettere basta. Tanto non arriverò mai in ritardo: io mi alzo prima degli uccellini. (Toku)
- La marmellata An deve essere lei a farla. Allora, dunque il negozio apre alle 11.00 quindi questo significa che si dovrà per forza cucinare prima, ancora prima che sorga il sole, eh. (Toku)
- Quando io preparo la marmellata An, tendo sempre l'orecchio ad ascoltare quello che i fagioli hanno da dirmi. Cerco d'immaginare tutto quello che hanno vissuto. I loro giorni di pioggia e i loro giorni di sole. Portati dal vento, sono arrivati fino a noi. Ascolto il racconto del loro viaggio. Sì, bisogna ascoltarli. Tutto quello che esiste nel mondo possiede il suo linguaggio. È così, ne sono convinta. Il più tenero raggio di sole o il vento meritano che noi si tenda l'orecchio ad ascoltarli. Forse è proprio per questo che ieri sera il vento che soffiava tra gli arbusti di agrifoglio, sembrava dirmi che dovevo scriverle. Io l'ho sentito. (Toku)
- Principale, anche se ci sforziamo di vivere in modo irreprensibile, può succedere comunque che l'incomprensione della società ci annienti. A volte però bisogna saper dare prova di saggezza, forse avrei dovuto spiegarglielo prima. Io penso che un giorno arriverà a preparare da solo i suoi dorayaki in modo che le rassomigliano. La prego non si scoraggi, segua la sua strada. Sono certa nel profondo del cuore che lei ne è capace. (Toku)
- La prima volta che ci siamo viste nel negozio, abbiamo guardato insieme la luna. Lassù fra i rami dei ciliegi in fiore, la luna illuminava il cielo scuro. "Ti rendi conto della sua bellezza" diceva Toku. E fu allora, mentre io e lei guardavamo la luna che mi promise di prendersi cura del canarino. Toku disse che era un patto fra noi tre, che era un patto stretto fra lei, la luna e me. (Wakana)
- Noi siamo nati per osservare e ascoltare questo mondo e solo così anche senza riuscire nella vita possiamo trovare, possiamo davvero trovare un senso alla nostra esistenza. (Toku)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Toku: È quasi pronta, l'odore del vapore è cambiato.
Sentaro: L'odore del vapore?
Toku: Bene. Ora devono riposare un po'.
Sentaro: È un lavoro molto delicato.
Toku: Dobbiamo accoglierli in modo giusto.
Sentaro: È importante vero? Accogliere bene i clienti.
Toku: Io parlavo dei fagioli.
Sentaro: I fagioli?
Toku: Si sono disturbati ad arrivare da noi. Dalla terra in cui erano. - Toku: Come si può non amare i dolci e vendere dorayaki? Perché?
Sentaro: A me la cosa che mi piace di più è bere, in realtà.
Toku: Se è così avrebbe fatto molto meglio ad aprire un bar. - Yohei: La legge che segregava i lebbrosi è stata abolita nel 1996. Ma fino ad allora ai malati veniva imposta una quarantena forzata. Mani e piedi si riducevano in moncherini o si torcevano. I nasi si consumavano e i visi si deformavano. Lesioni orribili che provocavano spavento.
Wakana [legge su un libro la citazione di un lebbroso giapponese]: «Anche noi come voi, vogliamo vivere alla luce del sole.»
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