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Le storie

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Le storie

Fumetto

Immagine Simple Comic.png
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Titolo originale

Le storie

Lingua originale italiano
Paese Italia
Genere Fantascienza, Fantasy, Avventura, Storia, Western, Horror
Autore Vari
Editore Sergio Bonelli Editore
Pubblicazione 2013 - in corso

Le storie, serie a fumetti ideata da Mauro Marcheselli.

Albo 1, Il boia di Parigi, 2012

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  • Avvocato Danton: Sai, Henri? Un pò ti invidio. Tu hai tutto quello di cui hai bisogno. Hai la tua ghigliottina, i tuoi condannati, il tuo piccolo segreto nel sottoscala... danzi con la morte ogni giorno... senza dubbi o sospetti, perché la morte non mente e non tradisce, giusto?
    Charles-Henri Sanson: Giusto.
    Avvocato Danton: E se dovesse toccare a te, di salire sul patibolo, una volta caduta la monarchia? Il popolo non ti ama, lo sai.
    Charles-Henri Sanson: Lo so. Ma se mi lasciassero preparare la ghigliottina, ben oliata e lucidata... morire sotto la sua lama sarebbe un onore.
  • La Rivoluzione... non fanno che parlarne tutti. Dicono che ogni cosa cambierà. Come se un qualsiasi cambiamento su questa terra avesse valore. Come se il vero cambiamento non fosse uno e uno soltanto. (Charles-Henri Sanson, il Boia)
  • La dignità di un uomo va preservata da questo assurdo circo. Uno spettacolo disgustoso, incivile. Inutile. Ma si, temetemi, temetemi comunque, temetemi sempre. Non è la morte a farvi paura, piccoli uomini ottusi, sono io. Sanson, il Boia. (Charles-Henri Sanson, il Boia)
  • La morte è la sola certezza che abbiamo, l'unica cosa che ci appartiene davvero, e che ci rende tutti uguali. (Charles-Henri Sanson, il Boia)

Albo 2, La redenzione del Samurai, 2012

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  • Anche i corvi sono belli, nel mattino di neve... (Tetsuo Kogawa)

Albo 14, Cuore di lupo, 2013

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  • Il denaro serve per comprare cose, ma l'aria, l'acqua, la terra, le foreste e gli animali sono doni del Grande Spirito e non sono in vendita... (Malakawe)
  • Se proprio vuoi saperlo penso che gli uomini, tutti gli uomini, alla fine, siano un solo popolo... (Malakawe)
  • Perdonatemi, figli miei... perdonatemi... non sono stato un buon padre, lo so... vostra madre non deve pagare per le mie colpe... tornate da lei, Tankee... lei non può vivere sapendovi lontani e in collera con me... andate da lei in pace... (Grosso Cane)
  • Ragazzo indiano: Tu sei Jeff Cardiff, ti ho visto con i poliziotti in televisione... sei stato in gamba, per essere un bianco... è vero cha hai ucciso un orso?
    Jeff Cardiff: Si. Ma Jeff Cardiff è il mio nome per i bianchi... il mio vero nome è Cuore di Lupo... e sono vostro fratello. (Jeff Cardiff)

Albo 15, I fiori del massacro, 2013

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  • Quando scoppia un temporale, si può spiccare una gran corsa per cercare riparo... ma alla fine, ci si bagna lo stesso! Se invece, fin dall'inizio, si è disposti a bagnarsi, non ci si sentirà sconfitti quando questo avverà. (Ichi, il viadante cieco)
  • Sono rimasta sola, come una ninfea strappata alle sue radici e portata via dal fiume. (Jun Nagaiama)
  • Il tetto della mia casa è bruciato... ora posso vedere la luna. (Jun Nagaiama)
  • Io ti conosco... tu sei Ichi! Quando ero bambina, mio padre mi racontava delle storie a proposito di un viadante cieco... che, armato solo di un bastone dalla lama celata, portava giustizia ovunque andasse! (Jun Nagaiama)
  • Se è la vendetta quella che cerchi... sei esattamente dove devi essere... (Ichi, il viadante cieco)
  • Lady Mochizuki: Questo è il giardino della mia casa... qui io coltivo i miei fiori, bellissimi e terribili!
    Jun Nagaiama: N-Non riesco a vederli.
    Lady Mochizuki: Si mostrano solo quando lo desiderano... ma tu, sentiti libera di cercarli.
  • Lady Mochizuki: Ti diletti a scrivere poesie...
    Jun Nagaiama: S-Si...
    Lady Mochizuki: Non lo fare più! D'ora in poi... tu devi diventare poesia. Le tue parole e i tuoi gesti... devono essere la stessa cosa. Nella tua mente, nemmeno un pensiero che non sia azione.
  • Il debole sarà sempre schiavo del forte... e tu sarai la mia serva fino a quando non avrai la forza di opporti a me. (Lady Mochizuki)
  • Ichi, il viadante cieco: Sembra che tu sia riuscita a portare a compimento la tua vendetta... e anche molto di più! Dopo aver ucciso il Daimyo, saresti potuta fuggire dal castello senza essere vista... non c'era bisogno di fare un massacro.
    Jun Nagaiama: È vero... ma cammino nel Meifumado, la via della morte in vita, il sentiero dell'inferno. Cos'altro potevi aspettarti da me, vecchio?
    Ichi, il viadante cieco: Qualcosa di meglio.
    Jun Nagaiama: E allora prenditela con te stesso... forse avresti fatto meglio a lasciarmi affogare nel fiume, quel giorno!
    Ichi, il viadante cieco: Non mi pento di quello che ho fatto... ma quella lama è al servizio della giustizia. E la rivoglio indietro.
    Jun Nagaiama: È davvero una bellissima arma... forse la merito più di te.
    Ichi, il viadante cieco: Vuoi scoprirlo?
    [I due si fissano negli occhi alcuni istanti, dopodiché Jun Nagaiama consegna l'arma a Ichi]
  • Lady Mochizuki: Sei tornata per prendere posto tra i miei fiori?
    Jun Nagaiama: Sono venuta qui per coltivarli.

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