Leo Gassmann
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Leo Gassmann (1998 – vivente), cantautore italiano.
Citazioni di Leo Gassmann
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Ho una famiglia che mi ama e sono semplice, mi piace comunicare con la gente, ascoltare gli altri, condividere o consapevole che non diventerò un numero uno, ci sarà sempre qualcuno più bravo di me, ma la vita è una staffetta e l'idea di essere un tramite per qualcuno, di poterlo ispirare, mi dà gioia. Sono tante le paure che danzano nella testa di un ventenne: la guerra, il cambiamento climatico, la morte. La musica, però, è uno strumento incontaminato che ci aiuta.[1]
- La mia generazione ha sicuramente perso il valore della semplicità, quindi cantare l'amore oggi è doppiamente importante. Ho ricevuto tantissime carezze, e questo mi ha portato a distinguere anche un po’ di marcio nel mondo. La mia scelta di fare musica nasce poi dalla voglia che ho di portare un sorriso, e prende forma dalla necessità di provare a distribuire la fortuna che ho avuto di incontrare tante persone straordinarie grazie alla mia famiglia.[2]
- Mi fa piacere vedere altri figli d'arte che si stanno facendo spazio. Non si può scappare da quello che si è solo per la paura di essere giudicati.[3]
- Nella musica cerco sempre l'entusiasmo perché mi aiuta ad andare avanti, cerco la luce, il mondo è già pieno di problemi. Ma alla fine sono due facce della stessa medaglia. Il cinema mi permette di esprimere aspetti di me che magari tralascio quando faccio musica, ma poi ho cantato anche brani che canzoni esprimono paure, grandi tumulti. Uno dei miei fantasmi è il non sentirmi all’altezza. Al cinema puoi rappresentare quello che magari nascondi anche a te stesso. Le canzoni servono anche a dare coraggio ed entusiasmo a me stesso.[4]
Intervista di Elisabetta Caprotti, vogue.it, 30 marzo 2022.
- Conservo vecchie amicizie e amplio filoni di nuove conoscenze con persone che fanno mestieri completamente diversi, ma ho anche amicizie musicali, mi piace l'inclusione. Voglio e vorrò sempre far parte delle cosiddette persone "normali", lo schermo ci fa sembrare qualcosa d'altro ma è una costruzione. A me piace viaggiare in tenda. I miei dicono che sono uno zingaro. Mi piace vivere nella semplicità totale, scalzo.
- La capacità dei bambini di essere felici e liberi andrebbe analizzata, se riuscissimo a mantenerla probabilmente certe cose non accadrebbero perché ci renderemmo conto di quanto la libertà sia importante. Libertà non è soltanto quella di non avere una terra invasa dalle truppe, ma anche la libertà di potersi esprimere, di poter essere quello che si vuole, di rischiare per raggiungere quell'obiettivo. Come dicevamo quando si cresce si perde un po' la capacità di empatizzare. La vita è una staffetta bisognerebbe concentrarsi sulle cose importanti anziché farsi le guerre, abbiamo viste tutti le scene di solidarietà tra soldati russi e ucraini e ci ha fatto bene al cuore. Alla fine non vogliamo fare la guerra. Ho fatto la scuola americana e quindi ho tanti amici sia ucraini che russi.
- Sono un grande appassionato di filosofia. Un professore in terza liceo mi cambiò la vita. È lui che mi fece notare che la bellezza dei bambini è quella di stupirsi in maniera indifferenziata di ciò che gli sta intorno. Si stupiscono se vedono il papà volare tanto quanto se vedono cadere una foglia. Quando si cresce si perde quella capacità di potersi emozionare anche delle cose più piccole, poi pensiamo sia scontato ma in realtà non lo è. Li osservo molto mentre sono in metro o mentre cammino. La cosa bella dei viaggiare e farlo senza mappe, non so mai dove arrivo e scopro posti magici.
Note
[modifica]- ↑ Dall'intervista di Gabriella Mancini, Leo e la lezione dei Gassmann: "Scegli la via in salita", gazzetta.it, 27 gennaio 2023.
- ↑ Dall'intervista Leo Gassmann: "Cantare l'amore oggi è doppiamente importante", 105.net, 22 novembre 2023.
- ↑ Dall'intervista di Solange Savagnone, Leo Gassmann: "Non ho paura del cognome che ho: infatti canto e recito", sorrisi.com, 5 dicembre 2023.
- ↑ Dall'intervista di Andrea Silenzi, Leo Gassmann: "Le canzoni per convivere con le paure. Il cinema? Non voglio correre: dopo Califano prendo il mio tempo", repubblica.it, 18 aprile 2024.
Voci correlate
[modifica]- Alessandro Gassmann – padre
- Sabrina Knaflitz – madre
- Vittorio Gassman – nonno paterno
- Juliette Mayniel – nonna paterna
- Paola Gassman – zia
Altri progetti
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