Leopoldo da Alpandeire

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Leopoldo da Alpandeire

Beato Leopoldo da Alpandeire, al secolo Francisco Tomás de San Juan Bautista Márquez Sánchez (1864 – 1956), frate cappuccino spagnolo.

Citazioni di Leopoldo da Alpandeire[modifica]

  • Vedi, fratello, diventiamo religiosi per allontanarci dal mondo, e ora finiamo perfino sui giornali.[1]

Citazioni su Leopoldo da Alpandeire[modifica]

  • È indubitabile che fr. Leopoldo incontrandolo affascina da subito per il suo essere semplice, naturale, senza artifizi, sincero e retto, evangelicamente povero. Un povero credente e candido, semplice e discreto, che ha saputo sempre mettersi in secondo piano, servendo nell'anonimato e nell'umiltà. Un uomo con un cuore da bambino, nobile e franco, cortese e sobrio, di contadino onesto… Un uomo estremamente riservato e modesto rispetto a tutto quello che di buono il Signore operava per suo mezzo, che si turbava davanti alle loie degli uomini, che gioiva per le umiliazioni e che manteneva una coscienza viva dei suoi limiti e dei suoi peccati. Spesso ripeteva. «Sono un grande peccatore». La vera scintilla evangelica è frutto della stima che abbiamo dei nostri simili e delle creature nella prospettiva di Dio. Fr. Leopoldo conosceva bene quel famoso detto di San Francesco: "poiché l'uomo quanto vale davanti a Dio, tanto vale e non più (Ammonizione 20)". (Pasquale Rywalski)
  • Il beato Leopoldo fa parte di quella grande schiera di frati questuanti che hanno incarnato in minorità la domanda di chi cerca, la domanda del Buon Dio che cerca l'uomo perché gli vuol bene. Oggi l'umile questuante raggiunge la gloria degli altari, ne gioiamo e allo stesso tempo gli chiediamo di accompagnare chi cerca Dio, di accompagnare perché da frati minori cappuccini sappiamo essere aperti alla voce dello Spirito per vivere tra la gente in semplicità e senza nient'altro che la letizia e l'allegria di sapersi amati da Lui.
    Nel centro della Serranía de Ronda si incontra Alpandeire, villaggio minuscolo, nascosto, come un nido nel cuore della montagna, una bellezza naturale. È la terra natia del nostro santo questuante cappuccino, mistico dell'umiltà e del nascondimento, dono di Dio all’umanità che cerca il suo destino. (Mauro Jöhri)
  • La sua vita non si distinse per opere strepitose, ma piuttosto per la semplicità e la fedeltà che metteva in tutto il suo fare. Di lui si può dire che fu in primo luogo un "uomo di Dio", permeato del suo Spirito. Era frate questuante e per questo andava ogni giorno tra la gente. La sua non era una posizione di potere, bensì quella di uno che chiede e che lascia libero chi gli sta davanti. Chiedeva l'elemosina per il vivere dei frati, lasciava in cambio a chi gli dava, la serenità, la pace, i doni dello Spirito. (Mauro Jöhri)

Note[modifica]

  1. Citato in Carmen Elena Villa, Fra' Leopoldo, cappuccino spagnolo, sarà beatificato questa domenica, zenit.org, 9 settembre 2010.

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